L’automatismo delle pene accessorie sottoposto nuovamente al bisturi della Corte costituzionale, ancora una volta nel segno del child’s best interest.

Con la sentenza n. 102 del 2020 la Corte costituzionale interviene nuovamente sulla disciplina delle pene accessorie che investono l’esercizio della responsabilità genitoriale, censurando l’art. 574-bis, comma 3, c.p. nella misura in cui prevede l’automatica sospensione dall’esercizio della responsabilità genitoriale, quando i fatti di sottrazione e trattenimento di minore all’estero siano commessi dal genitore “in danno del figlio minore”. Sebbene i rilevi del giudice a quo muovessero dalla duplice prospettiva della lesione al “preminente interesse del minore” e del pregiudizio al finalismo rieducativo della pena implicati dall’automatismo sottoposto allo scrutinio di legittimità, il Giudice delle leggi, ancora una volta, ha privilegiato il primo profilo, sorvolando sulla compatibilità della norma censurata con l’art. 27, comma 3, della Carta fondamentale.