Pirro: un velleitario epigono di Alessandro in Occidente

Pirro si segnala sin dal suo esordio per il carattere peculiare della sua sovranità: costretto a conquistare con la lancia un trono che gli spettava per diritto successorio, seppe trasformare tale condizione di svantaggio in occasione per tessere una fitta rete di alleanze e contatti che interessarono vaste aree geografiche e le diverse potenze operanti in quel tempo in ambito egeo e mediterraneo. Egli infatti, nel corso del suo regno intrattenne rapporti con diversi protagonisti della tormentata storia di inizio III secolo a.C. Tali contatti, sebbene non sempre pacifici, furono gestiti abilmente e con lungimiranza dal sovrano epirota i cui successi furono amplificati dalla storiografia di corte che ne sottolinearono la somiglianza ad Alessandro. Pirro, in definitiva, appare come un personaggio abile nel mutare, in successione, la propria condizione da fuggiasco, ostaggio, straniero a sovrano ellenistico, proiettandosi sino in Occidente quale ambizioso successore di Alessandro.