Lo scritto intende affrontare alcuni dei nodi teorici suscitati, negli ultimi anni, dai dibattiti sorti intorno a vari interventi di Fabio Dei. In particolare, si argomenta che l’“antropologia critica” individuata in quegli interventi come obiettivo polemico, più che una “invenzione” sia da leggersi come una proiezione, nel campo accademico nazionale, di tensioni teoriche che avevano attraversato le antropologie anglofone nord-americane sul finire degli anni ’90 del secolo scorso. Presentati molto rapidamente quegli scenari internazionali, si sottolinea come in essi (e in parte nella stessa scena nazionale) molte delle questioni teoriche emerse in quegli anni abbiano poi portato ad una profonda riconfigurazione di nozioni correnti e basilari, di pratiche di ricerca e di stili della rappresentazione etnografica; e quindi si propone che la discussione, anche polemica, dovrebbe potersi declinare sul piano dei concreti esiti delle ricerche. Si riflette infine, altrettanto rapidamente, sugli asincronismi e le aritmie tra tendenze operanti nei campi accademicoscientifici nord americani e nazionale, e sulle loro possibili implicazioni politiche.
“Fata Morgana”: ancora su strabismi e asincronie
Palumbo, B.
2021-01-01
Abstract
Lo scritto intende affrontare alcuni dei nodi teorici suscitati, negli ultimi anni, dai dibattiti sorti intorno a vari interventi di Fabio Dei. In particolare, si argomenta che l’“antropologia critica” individuata in quegli interventi come obiettivo polemico, più che una “invenzione” sia da leggersi come una proiezione, nel campo accademico nazionale, di tensioni teoriche che avevano attraversato le antropologie anglofone nord-americane sul finire degli anni ’90 del secolo scorso. Presentati molto rapidamente quegli scenari internazionali, si sottolinea come in essi (e in parte nella stessa scena nazionale) molte delle questioni teoriche emerse in quegli anni abbiano poi portato ad una profonda riconfigurazione di nozioni correnti e basilari, di pratiche di ricerca e di stili della rappresentazione etnografica; e quindi si propone che la discussione, anche polemica, dovrebbe potersi declinare sul piano dei concreti esiti delle ricerche. Si riflette infine, altrettanto rapidamente, sugli asincronismi e le aritmie tra tendenze operanti nei campi accademicoscientifici nord americani e nazionale, e sulle loro possibili implicazioni politiche.Pubblicazioni consigliate
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