La Regione Sicilia, sin dalla sua costituzione in regione autonoma a statuto speciale, si caratterizza per gli aspetti istituzionali, per un’ampia autonomia in diverse materie tra le quali rientrano tanto l’urbanistica quanto la tutela del paesaggio. Un ‘privilegio’, però, che non ha portato la Regione ad un utilizzo positivo di tale condizione. Esempio paradigmatico, da questo punto di vista, risulta la tardiva approvazione della prima legge urbanistica regionale la Lr n. 71 del 19783 che, con successive modificazioni e integrazioni, ha rappresentato per oltre quarant’anni il principale riferimento per lo sviluppo, la tutela e la trasformazioniedel territorio siciliano. Senza entrare nel merito di valutazioni che attengono alla stagione precedente, quello che preme sottolineare in questa sede sono le questioni culturali, di metodo e di azione che ruotano attorno al rapporto tra pianificazione del paesaggio e pianificazione territoriale alla luce della recente approvazione in Sicilia della Lr 13 agosto 2020, n. 19 contenente “Norme per il governo del territorio”. Infatti, tale provvedimento – espressione di un contesto regionale ‘unico’ proprio in virtù del suo statuto di autonomia – non solo si inserisce su questi temi dopo anni di acceso dibattitto disciplinare ma anche a seguito di un processo di innovazione degli strumenti ordinativi e di settore operato dalle Regioni e dallo Stato a partire dall’approvazione della riforma del Titolo V della Costituzione del 2001, del Codice dei beni culturali e del paesaggio del 2004 e dalla ratifica nel 2006 della Convenzione europea del paesaggio. Coerentemente con tale quadro la legge n. 19 cerca – pur presentando diverse criticità e punti di debolezza – una ricomposizione della tutela e della valorizzazione dei territori e dei paesaggi nell’alveo di quella cultura pianificatoria che aderisce a un’idea di paesaggio che nasce “entro e dal territorio”.
Governo del territorio e paesaggio: riflessioni sulla Lr 13 agosto 2020, n. 19 della Regione Sicilia
ARENA Marina
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2021-01-01
Abstract
La Regione Sicilia, sin dalla sua costituzione in regione autonoma a statuto speciale, si caratterizza per gli aspetti istituzionali, per un’ampia autonomia in diverse materie tra le quali rientrano tanto l’urbanistica quanto la tutela del paesaggio. Un ‘privilegio’, però, che non ha portato la Regione ad un utilizzo positivo di tale condizione. Esempio paradigmatico, da questo punto di vista, risulta la tardiva approvazione della prima legge urbanistica regionale la Lr n. 71 del 19783 che, con successive modificazioni e integrazioni, ha rappresentato per oltre quarant’anni il principale riferimento per lo sviluppo, la tutela e la trasformazioniedel territorio siciliano. Senza entrare nel merito di valutazioni che attengono alla stagione precedente, quello che preme sottolineare in questa sede sono le questioni culturali, di metodo e di azione che ruotano attorno al rapporto tra pianificazione del paesaggio e pianificazione territoriale alla luce della recente approvazione in Sicilia della Lr 13 agosto 2020, n. 19 contenente “Norme per il governo del territorio”. Infatti, tale provvedimento – espressione di un contesto regionale ‘unico’ proprio in virtù del suo statuto di autonomia – non solo si inserisce su questi temi dopo anni di acceso dibattitto disciplinare ma anche a seguito di un processo di innovazione degli strumenti ordinativi e di settore operato dalle Regioni e dallo Stato a partire dall’approvazione della riforma del Titolo V della Costituzione del 2001, del Codice dei beni culturali e del paesaggio del 2004 e dalla ratifica nel 2006 della Convenzione europea del paesaggio. Coerentemente con tale quadro la legge n. 19 cerca – pur presentando diverse criticità e punti di debolezza – una ricomposizione della tutela e della valorizzazione dei territori e dei paesaggi nell’alveo di quella cultura pianificatoria che aderisce a un’idea di paesaggio che nasce “entro e dal territorio”.Pubblicazioni consigliate
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