Ripercorrere silenziosamente quel male oscuro che è stato Auschwitz, significa per molti sopravvissuti aprire le dolorose ferite inferte dalla scomparsa assurda e senza senso delle persone più care e degli affetti più sinceri. Per Heller significa affrontare la ferita per la morte dell’amato padre, ma anche una occasione per riflettere sul male e le sue tante forme, sul male radicale e sulla modernità. Interrogarsi sulla radicalità del male e su come sia esploso nel cuore della modernità significa scoprire cosa sia accaduto, quando mettendo al centro il singolo e il suo desiderio di autonomia e autoterminazione, questo ha finito per non considerare vincolante nessuna autorità e nessuna norma. Il male è radicale quando raggiunge il suo culmine, quando nel compiere azioni contro l’altro si mobilitano ragione, passioni e desideri, quando scegliere il male invece che il bene significa respingere ciò che ci rende membri a pieno titolo del genere umano. In tal senso in Heller, contrariamente a quanto affermava Arendt, il male non è mai banale.
Ágnes Heller: sul male radicale e la modernità
G. Costanzo
2021-01-01
Abstract
Ripercorrere silenziosamente quel male oscuro che è stato Auschwitz, significa per molti sopravvissuti aprire le dolorose ferite inferte dalla scomparsa assurda e senza senso delle persone più care e degli affetti più sinceri. Per Heller significa affrontare la ferita per la morte dell’amato padre, ma anche una occasione per riflettere sul male e le sue tante forme, sul male radicale e sulla modernità. Interrogarsi sulla radicalità del male e su come sia esploso nel cuore della modernità significa scoprire cosa sia accaduto, quando mettendo al centro il singolo e il suo desiderio di autonomia e autoterminazione, questo ha finito per non considerare vincolante nessuna autorità e nessuna norma. Il male è radicale quando raggiunge il suo culmine, quando nel compiere azioni contro l’altro si mobilitano ragione, passioni e desideri, quando scegliere il male invece che il bene significa respingere ciò che ci rende membri a pieno titolo del genere umano. In tal senso in Heller, contrariamente a quanto affermava Arendt, il male non è mai banale.Pubblicazioni consigliate
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