Nelle riflessioni di Franco Gaetano Scoca la crescente rilevanza della quaestio facti nel processo amministrativo non può andare disgiunta dall’inquadramento di tale processo come autentico processo di parti. Tali premesse sono poste alla base di una indagine volta a verificare i margini per ridefinire i rapporti tra ruolo delle parti e (accertamento della) verità, quale scopo preminente di un processo ‘giusto’ ‘regolato dalla legge’. Messe in luce le più recenti derive connesse alla crisi della legge e del dogma della certezza, volte ad assegnare nuove funzioni agli organi giurisdizionali, e quindi ai poteri officiosi del giudice, il saggio si propone di verificare alcuni antidoti rinvenibili in un ragionamento teorico-ricostruttivo diretto ad affrontare il problema della verità nel giudizio, sulla scorta di alcune categorie, invero risalenti, come quella di sanzione (processuale), rese viepiù attuali da recenti acquisizioni teoriche dei processualisti civili a proposito della configurabilità di un obbligo di verità in capo alle parti, sub specie di ‘obbligo di chiarificazione’. In particolare, di tale ultimo obbligo non si manca di vagliare le implicazioni che ne discendono nell’ipotesi, rispettivamente, di sua osservanza e di sua violazione in seno al processo amministrativo.
Obbligo di chiarificazione e sanzioni probatorie nel processo amministrativo
Vittoria Berlingo
2021-01-01
Abstract
Nelle riflessioni di Franco Gaetano Scoca la crescente rilevanza della quaestio facti nel processo amministrativo non può andare disgiunta dall’inquadramento di tale processo come autentico processo di parti. Tali premesse sono poste alla base di una indagine volta a verificare i margini per ridefinire i rapporti tra ruolo delle parti e (accertamento della) verità, quale scopo preminente di un processo ‘giusto’ ‘regolato dalla legge’. Messe in luce le più recenti derive connesse alla crisi della legge e del dogma della certezza, volte ad assegnare nuove funzioni agli organi giurisdizionali, e quindi ai poteri officiosi del giudice, il saggio si propone di verificare alcuni antidoti rinvenibili in un ragionamento teorico-ricostruttivo diretto ad affrontare il problema della verità nel giudizio, sulla scorta di alcune categorie, invero risalenti, come quella di sanzione (processuale), rese viepiù attuali da recenti acquisizioni teoriche dei processualisti civili a proposito della configurabilità di un obbligo di verità in capo alle parti, sub specie di ‘obbligo di chiarificazione’. In particolare, di tale ultimo obbligo non si manca di vagliare le implicazioni che ne discendono nell’ipotesi, rispettivamente, di sua osservanza e di sua violazione in seno al processo amministrativo.File | Dimensione | Formato | |
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