Una premessa teorica e due casi di studio per l’utilizzo del paradigma dei Performance Studies in ambito letterario I

I Performance Studies costituiscono un paradigma aperto e interdisciplinare che trae profitto dal dialogo con le Scienze Cognitive, delineando un oggetto di studio che, secondo il fondatore Richard Schechner, si articola secondo una doppia direttrice: “is” performance; “as” performance. In particolare, la nozione di “as” performance chiama in causa tutti i processi di composizione, conservazione dell’opera, ma anche le istanze inerenti all’agency dell’opera stessa). Da questo punto di vista, la questione di una rilettura storiografica di alcuni casi eclatanti della letteratura italiana contemporanea, consente di sfatare il tabù di un utilizzo meramente sincronico dei PS per aprire la ricerca ad una diacronia di lungo corso, in cui le azioni e il comportamento come oggetto epistemologico privilegiato assumano un rilievo inedito. Gli esempi che, in particolar modo, costituiscono il caso di studio trascelto sono le Avanguardie e il graphic novel italiano.