Lo studio propone un’interpretazione del pensiero della tecnica del Novecento (Spengler, Jünger, Heidegger, Gehlen, Anders) alla luce della mutazione fondamentale del nostro tempo, per cui il reale diviene il luogo dell’operare tecnico e l’uomo si autocomprende sempre di più come mero componente di un Sistema tecnico (Ellul), che segue esclusivamente le proprie ferree leggi di autopotenziamento, o come ingranaggio di una Megamacchina tecnico-economica (Latouche). Le dinamiche ibridative uomo-tecnica, al centro della riflessione del postumanismo, delineano inedite figure dell’umano, ma sembrano immunizzarlo da ogni autentico incontro con l’alterità, traducendo la tragicità del divenire nei termini rassicuranti e narcotici di una fantasmagoria metamorfica. The book proposes an interpretation of twentieth-century technical thought (Spengler, Jünger, Heidegger, Gehlen, Anders) in the light of the fundamental mutation of our time, whereby reality becomes the place of technical operations and man understands himself more and more as a mere component of a technical system (Ellul), which exclusively follows its own iron laws of self-empowerment, or as a mechanism of a technical-economic megamachine (Latouche). The hybrid human-technical dynamics, at the centre of the reflection of post-humanism, delineate unprecedented figures of the human, but seem to immunise him from any authentic encounter with otherness, translating the tragic nature of becoming into the reassuring and narcotic terms of a metamorphic phantasmagoria.
Il trionfo di Proteo. Tecnica e metamorfosi dell’umano
Sandro Gorgone
2021-01-01
Abstract
Lo studio propone un’interpretazione del pensiero della tecnica del Novecento (Spengler, Jünger, Heidegger, Gehlen, Anders) alla luce della mutazione fondamentale del nostro tempo, per cui il reale diviene il luogo dell’operare tecnico e l’uomo si autocomprende sempre di più come mero componente di un Sistema tecnico (Ellul), che segue esclusivamente le proprie ferree leggi di autopotenziamento, o come ingranaggio di una Megamacchina tecnico-economica (Latouche). Le dinamiche ibridative uomo-tecnica, al centro della riflessione del postumanismo, delineano inedite figure dell’umano, ma sembrano immunizzarlo da ogni autentico incontro con l’alterità, traducendo la tragicità del divenire nei termini rassicuranti e narcotici di una fantasmagoria metamorfica. The book proposes an interpretation of twentieth-century technical thought (Spengler, Jünger, Heidegger, Gehlen, Anders) in the light of the fundamental mutation of our time, whereby reality becomes the place of technical operations and man understands himself more and more as a mere component of a technical system (Ellul), which exclusively follows its own iron laws of self-empowerment, or as a mechanism of a technical-economic megamachine (Latouche). The hybrid human-technical dynamics, at the centre of the reflection of post-humanism, delineate unprecedented figures of the human, but seem to immunise him from any authentic encounter with otherness, translating the tragic nature of becoming into the reassuring and narcotic terms of a metamorphic phantasmagoria.File | Dimensione | Formato | |
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