Una nuova lettura di Symp. 67-69 consente di verificare come, grazie al sapiente intarsio di rimandi ad autori pagani (soprattutto il Marziale di apoph. 61-62 e, in subordine, di epigr. 8, 14) e cristiani (Tertulliano, Lattanzio, Ambrogio), il poeta riesca a creare molteplici livelli semantici calibrati sulla doctrina dei diversi tipi di fruitori. Il tema del rapporto fra trasparenza e opacità acquisisce, così, insospettabili valenze gnoseologiche, ermeneutiche e poetologiche.
Trasparenza e opacità in tre carmi di Simposio (aenigm. 67-69)
Marco Onorato
2021-01-01
Abstract
Una nuova lettura di Symp. 67-69 consente di verificare come, grazie al sapiente intarsio di rimandi ad autori pagani (soprattutto il Marziale di apoph. 61-62 e, in subordine, di epigr. 8, 14) e cristiani (Tertulliano, Lattanzio, Ambrogio), il poeta riesca a creare molteplici livelli semantici calibrati sulla doctrina dei diversi tipi di fruitori. Il tema del rapporto fra trasparenza e opacità acquisisce, così, insospettabili valenze gnoseologiche, ermeneutiche e poetologiche.File in questo prodotto:
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