Il contributo prende in esame i nomi finzionali del romanzo The Bird's Nest (1954), di Shirley Jackson, considerato il primo grande romanzo delle personalità multiple. Esso racconta la storia di Elizabeth Richmond, una ventitreenne che, caduta in preda a un profondo esaurimento psicotico, intraprende un percorso di analisi presso uno psicanalista che pratica l’ipnosi: nel corso delle sedute emergono quattro personalità diverse e conflittuali – indicate clinicamente con le sigle numeriche R1, R2, R3, R4 – che alla fine riusciranno a ‘ricompattarsi’ in un’unica, nuova, personalità. A rendere il romanzo significativo nella prospettiva dell’onomastica letteraria è la centralità del Nome, in grado di catalizzare i nuclei tematici della narrazione e di innescare nella mente dell’autore e del lettore una fitta rete di associazioni fono-concettuali. Dopo aver passato in rassegna i nomi del romanzo dotati di un potenziale associativo intralinguistico (più o meno) esplicito, l’analisi si focalizza sugli ipocoristici che, sotto ipnosi, R3 – la personalità più forte – sceglie di sostituire ai simboli numerici di Wright: Betsy, per se stessa; Elizabeth/Lizzie, per R1; Beth per R2, e Bess per R4. Partendo dall’idea che anche la loro scelta sia stata guidata da procedure associative, in questo caso di natura fonoiconica, l’analisi è stata condotta sulla scorta delle corrispondenze fonosimboliche individuate dai numerosi studi linguistici e psicologici sul fenomeno. A verifica dell’ipotesi, un test creato ah hoc è stato somministrato a un campione qualitativo di anglofoni e italofoni, nel quale si chiede di abbinare, in modo del tutto intuitivo, i nomi Lizzie, Beth, Betsy e Bess alle quattro personalità di Elizabeth Richmond. I dati ottenuti confermano l’ipotesi di partenza e sommandosi ai risultati complessivi della ricerca lasciano emergere il forte dinamismo semico degli onimi Jacksoniani. [Altro abstract in inglese: The paper focuses on the fictional names in the novel The Bird’s Nest (1954) by Shirley Jackson. The analysis is conducted exploiting: 1) the pattern of the «intralinguistic mind», developed by Sasso (1993) to identify the anagrammatic computations in poetic texts; 2) the theories on phonosymbolism developed by (psycho)linguistic studies on the phenomenon; 3) an experimental test created ad hoc. The overall results of the research reveal the strong semic dynamism of the Jacksonian names, able to catalyze the thematic cores of the narration through a triggering of a dense network of phono-conceptual and phono-symbolic associations in the mind of the author and reader.

«Elizabeth, Beth, Betsy e Bess andarono tutte insieme a cercare un nido d’uccello». Il potenziale diegetico e associativo del Nome nel romanzo psicologico di Shirley Jackson

Assenza, Elvira
2021-01-01

Abstract

Il contributo prende in esame i nomi finzionali del romanzo The Bird's Nest (1954), di Shirley Jackson, considerato il primo grande romanzo delle personalità multiple. Esso racconta la storia di Elizabeth Richmond, una ventitreenne che, caduta in preda a un profondo esaurimento psicotico, intraprende un percorso di analisi presso uno psicanalista che pratica l’ipnosi: nel corso delle sedute emergono quattro personalità diverse e conflittuali – indicate clinicamente con le sigle numeriche R1, R2, R3, R4 – che alla fine riusciranno a ‘ricompattarsi’ in un’unica, nuova, personalità. A rendere il romanzo significativo nella prospettiva dell’onomastica letteraria è la centralità del Nome, in grado di catalizzare i nuclei tematici della narrazione e di innescare nella mente dell’autore e del lettore una fitta rete di associazioni fono-concettuali. Dopo aver passato in rassegna i nomi del romanzo dotati di un potenziale associativo intralinguistico (più o meno) esplicito, l’analisi si focalizza sugli ipocoristici che, sotto ipnosi, R3 – la personalità più forte – sceglie di sostituire ai simboli numerici di Wright: Betsy, per se stessa; Elizabeth/Lizzie, per R1; Beth per R2, e Bess per R4. Partendo dall’idea che anche la loro scelta sia stata guidata da procedure associative, in questo caso di natura fonoiconica, l’analisi è stata condotta sulla scorta delle corrispondenze fonosimboliche individuate dai numerosi studi linguistici e psicologici sul fenomeno. A verifica dell’ipotesi, un test creato ah hoc è stato somministrato a un campione qualitativo di anglofoni e italofoni, nel quale si chiede di abbinare, in modo del tutto intuitivo, i nomi Lizzie, Beth, Betsy e Bess alle quattro personalità di Elizabeth Richmond. I dati ottenuti confermano l’ipotesi di partenza e sommandosi ai risultati complessivi della ricerca lasciano emergere il forte dinamismo semico degli onimi Jacksoniani. [Altro abstract in inglese: The paper focuses on the fictional names in the novel The Bird’s Nest (1954) by Shirley Jackson. The analysis is conducted exploiting: 1) the pattern of the «intralinguistic mind», developed by Sasso (1993) to identify the anagrammatic computations in poetic texts; 2) the theories on phonosymbolism developed by (psycho)linguistic studies on the phenomenon; 3) an experimental test created ad hoc. The overall results of the research reveal the strong semic dynamism of the Jacksonian names, able to catalyze the thematic cores of the narration through a triggering of a dense network of phono-conceptual and phono-symbolic associations in the mind of the author and reader.
2021
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