In questo articolo si analizza la costruzione della mitocritica di Furio Jesi in relazione ai testi tradotti in italiano e pubblicati della Collana Viola di Einaudi («Collezione di studi religiosi, etnologici e psicologici», 1948-1956). In particolare nell’ambito della rilevante collana di mitologia ed etnografia si considera il confronto di Jesi con tre autori che corrispondono a tre momenti della sua evoluzione teoretica e metodologica. Si parte da "Prolegomeni allo studio scientifico della mitologia" di Jung e Kerényi, tradotto e pubblicato nel 1948, occasione per misurare il confronto di Jesi con gli archetipi junghiani e il successivo avvicinamento a Kerényi. Di poi la direzione antropologica della ricerca di Jesi viene misurata alla luce del dialogo transtestuale che coinvolge Wittgenstein e il testo di Frazer "Il ramo d’oro: studio della magia e della religione" (1950).
MITOCRITICA VIOLA DI FURIO JESI. DAI PROLEGOMENI DI JUNG E KERÉNYI A WITTGENSTEIN LETTORE DI FRAZER
Paola Di Mauro
2022-01-01
Abstract
In questo articolo si analizza la costruzione della mitocritica di Furio Jesi in relazione ai testi tradotti in italiano e pubblicati della Collana Viola di Einaudi («Collezione di studi religiosi, etnologici e psicologici», 1948-1956). In particolare nell’ambito della rilevante collana di mitologia ed etnografia si considera il confronto di Jesi con tre autori che corrispondono a tre momenti della sua evoluzione teoretica e metodologica. Si parte da "Prolegomeni allo studio scientifico della mitologia" di Jung e Kerényi, tradotto e pubblicato nel 1948, occasione per misurare il confronto di Jesi con gli archetipi junghiani e il successivo avvicinamento a Kerényi. Di poi la direzione antropologica della ricerca di Jesi viene misurata alla luce del dialogo transtestuale che coinvolge Wittgenstein e il testo di Frazer "Il ramo d’oro: studio della magia e della religione" (1950).Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.