Il contributo pone il focus sulle trasposizioni onomastiche subite dal nome del sacerdote biblico Caifas, che – in Sicilia – origina, in primo luogo, i soprannomi spregiativi Caifa, Càifars, Caifarsi e Caifassu; e da quest’ultimo, il sostantivo deonimico caifassu ‘vecchio e malandato pastrano’. Se la motivazione all’origine delle forme soprannominali appare trasparente – la loro valenza negativa è indubbiamente legata alla figura del sommo sacerdote che chiese a Ponzio Pilato di condannare a morte Gesù Cristo – non altrettanto può dirsi per il deonimico: in questo caso, la motivazione proposta risale all’episodio evangelico, in cui Caifa, al cospetto di tutto il sinedrio, condanna Gesù per essersi definito il Cristo Figlio di Dio: «Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: “Che bisogno abbiamo ancora di testimoni?” (Marco 14, 63-64). La proposta poggia sull’ipotesi che l’episodio sia stato popolarmente diffuso attraverso forme popolari di rappresentazione sacra, diffuse nel Medioevo; la scena del crudele Caifa che si straccia le vesti avrà verosimilmente colpito l’immaginario collettivo popolare, attivando un processo metonimico basato su una relazione causale: dal nome chi compie l’azione alla cosa prodotta.
Caifassu: da sommo sacerdote a malandato pastrano
Assenza Elvira
2022-01-01
Abstract
Il contributo pone il focus sulle trasposizioni onomastiche subite dal nome del sacerdote biblico Caifas, che – in Sicilia – origina, in primo luogo, i soprannomi spregiativi Caifa, Càifars, Caifarsi e Caifassu; e da quest’ultimo, il sostantivo deonimico caifassu ‘vecchio e malandato pastrano’. Se la motivazione all’origine delle forme soprannominali appare trasparente – la loro valenza negativa è indubbiamente legata alla figura del sommo sacerdote che chiese a Ponzio Pilato di condannare a morte Gesù Cristo – non altrettanto può dirsi per il deonimico: in questo caso, la motivazione proposta risale all’episodio evangelico, in cui Caifa, al cospetto di tutto il sinedrio, condanna Gesù per essersi definito il Cristo Figlio di Dio: «Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: “Che bisogno abbiamo ancora di testimoni?” (Marco 14, 63-64). La proposta poggia sull’ipotesi che l’episodio sia stato popolarmente diffuso attraverso forme popolari di rappresentazione sacra, diffuse nel Medioevo; la scena del crudele Caifa che si straccia le vesti avrà verosimilmente colpito l’immaginario collettivo popolare, attivando un processo metonimico basato su una relazione causale: dal nome chi compie l’azione alla cosa prodotta.Pubblicazioni consigliate
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