Between 2014 and 2019, the Greek-Italian Mission at Skotoussa unearthed an imposing public building located on the western edge of a large plateau, at a short distance from the gate of the eastern fortifications. Although the area has been greatly disturbed by recent agricultural activities, the excavation, and the study of the stone architectural elements, conducted in parallel, made it possible to reconstruct the monumental layout of the building, which can be dated between the late 4th and the early 3rd century. B.C. The complex is made up of a central vestibule open to the E, with a front with columns, which led to two symmetrical rooms placed on the same N-S axis. While in the northern room only the foundations of the perimeter walls are preserved, in the southern one it was possible to define the internal layout, consisting of a central space bordered on the sides by a colonnade with Corinthian capitals, and by narrow perimeter corridors. The excavation has revealed clear traces of cult activities practiced in the centre of the room. The building was part of a larger monumental complex that developed on the plateau in front of it and which will be the subject of investigation in the coming years. Tra il 2014 e il 2018 la Missione italo-greca a Skotoussa ha riportato alla luce un imponente edificio pubblico situato sul margine occidentale di un ampio pianoro a breve distanza dalla porta delle fortificazioni orientali. Nonostante l’area sia stata molto disturbata da recenti attività agricole, lo scavo e lo studio degli elementi architettonici lapidei, condotti parallelamente, hanno permesso di ricostruire la configurazione monumentale dell’edificio, databile tra il tardo IV e gli inizi del III sec. a.C. Il complesso è formato da un vestibolo centrale aperto a E con una fronte a colonne, dal quale si accedeva a due sale simmetriche poste sullo stesso asse longitudinale N-S. Mentre della sala N si conservano solo le fondazioni dei muri perimetrali, della sala S si è potuto definire l’assetto interno, costituito da uno spazio centrale delimitato sui lati da un colonnato con capitelli corinzi, e da stretti corridoi perimetrali. Lo scavo ha restituito chiare tracce di attività cultuali praticate al centro della sala. L’edificio faceva parte di un più esteso complesso monumentale che si sviluppava sul pianoro antistante e che sarà oggetto di indagini nei prossimi anni

Skotoussa, il cd. Grande Edificio del settore A: scavi 2014-2018

LA TORRE GIOACCHINO FRANCESCO;CAMPAGNA LORENZO;MIANO MARCO;PAPALE MARIACRISTINA
2021-01-01

Abstract

Between 2014 and 2019, the Greek-Italian Mission at Skotoussa unearthed an imposing public building located on the western edge of a large plateau, at a short distance from the gate of the eastern fortifications. Although the area has been greatly disturbed by recent agricultural activities, the excavation, and the study of the stone architectural elements, conducted in parallel, made it possible to reconstruct the monumental layout of the building, which can be dated between the late 4th and the early 3rd century. B.C. The complex is made up of a central vestibule open to the E, with a front with columns, which led to two symmetrical rooms placed on the same N-S axis. While in the northern room only the foundations of the perimeter walls are preserved, in the southern one it was possible to define the internal layout, consisting of a central space bordered on the sides by a colonnade with Corinthian capitals, and by narrow perimeter corridors. The excavation has revealed clear traces of cult activities practiced in the centre of the room. The building was part of a larger monumental complex that developed on the plateau in front of it and which will be the subject of investigation in the coming years. Tra il 2014 e il 2018 la Missione italo-greca a Skotoussa ha riportato alla luce un imponente edificio pubblico situato sul margine occidentale di un ampio pianoro a breve distanza dalla porta delle fortificazioni orientali. Nonostante l’area sia stata molto disturbata da recenti attività agricole, lo scavo e lo studio degli elementi architettonici lapidei, condotti parallelamente, hanno permesso di ricostruire la configurazione monumentale dell’edificio, databile tra il tardo IV e gli inizi del III sec. a.C. Il complesso è formato da un vestibolo centrale aperto a E con una fronte a colonne, dal quale si accedeva a due sale simmetriche poste sullo stesso asse longitudinale N-S. Mentre della sala N si conservano solo le fondazioni dei muri perimetrali, della sala S si è potuto definire l’assetto interno, costituito da uno spazio centrale delimitato sui lati da un colonnato con capitelli corinzi, e da stretti corridoi perimetrali. Lo scavo ha restituito chiare tracce di attività cultuali praticate al centro della sala. L’edificio faceva parte di un più esteso complesso monumentale che si sviluppava sul pianoro antistante e che sarà oggetto di indagini nei prossimi anni
2021
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