La pandemia e le conseguenti restrizioni della mobilità individuale hanno impattato, tra gli altri e in maniera forse più incisiva, sulle recenti dinamiche del mercato immobiliare italiano. I bisogni abitativi degli italiani sono mutati, non solo dal punto di vista della scelta della tipologia di immobile, ma anche in termini di geolocalizzazione. Tale status quo emerge da numerosi studi di settore pubblicati nell’ultimo anno. I lunghi periodi di quarantena e le restrizioni più o meno ampie alle libertà individuali imposte su base regionale e locale secondo l’evolversi della geografia dei contagi hanno fortemente influito sulle scelte dei consumatori, reindirizzando i loro bisogni abitativi verso formule in grado di garantire le nuove necessità legate al lavoro agile e, più in generale, allo smart working. I lockdown ripetuti e il dover rimanere in casa per lunghi periodi hanno fatto emergere, inoltre, il bisogno di vivere tipologie abitative con giardino o almeno con la disponibilità di un terrazzo abitabile. Scopo del contributo è restituire un quadro complessivo delle variazioni intervenute nell’anno influenzato dalla pandemia in un mercato che appare fortemente trasformato. Tuttavia, per comprenderne la reale portata è necessario indagare la struttura delle rendite di posizione all’interno dei centri urbani, tra le localizzazioni urbane ed extraurbane e tra i diversi contesti regionali. Alcuni report specializzati, infatti, evidenziano una ritrovata attrattività verso le province meridionali del nostro Paese che, ancorché positiva per gli effetti di riequilibrio territoriale che potrebbe innescare, andrebbe comunque verificata.

Geografie dell’abitare nella città post pandemica: nuove traiettorie nel mercato immobiliare italiano

Malvica, Sonia
Primo
;
Porto, Carmelo Maria
2022-01-01

Abstract

La pandemia e le conseguenti restrizioni della mobilità individuale hanno impattato, tra gli altri e in maniera forse più incisiva, sulle recenti dinamiche del mercato immobiliare italiano. I bisogni abitativi degli italiani sono mutati, non solo dal punto di vista della scelta della tipologia di immobile, ma anche in termini di geolocalizzazione. Tale status quo emerge da numerosi studi di settore pubblicati nell’ultimo anno. I lunghi periodi di quarantena e le restrizioni più o meno ampie alle libertà individuali imposte su base regionale e locale secondo l’evolversi della geografia dei contagi hanno fortemente influito sulle scelte dei consumatori, reindirizzando i loro bisogni abitativi verso formule in grado di garantire le nuove necessità legate al lavoro agile e, più in generale, allo smart working. I lockdown ripetuti e il dover rimanere in casa per lunghi periodi hanno fatto emergere, inoltre, il bisogno di vivere tipologie abitative con giardino o almeno con la disponibilità di un terrazzo abitabile. Scopo del contributo è restituire un quadro complessivo delle variazioni intervenute nell’anno influenzato dalla pandemia in un mercato che appare fortemente trasformato. Tuttavia, per comprenderne la reale portata è necessario indagare la struttura delle rendite di posizione all’interno dei centri urbani, tra le localizzazioni urbane ed extraurbane e tra i diversi contesti regionali. Alcuni report specializzati, infatti, evidenziano una ritrovata attrattività verso le province meridionali del nostro Paese che, ancorché positiva per gli effetti di riequilibrio territoriale che potrebbe innescare, andrebbe comunque verificata.
2022
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