Lo scavo condotto nel 1977 a Taormina, sul lato ovest di piazza Vittorio Emanuele II, ha portato alla luce testimonianze monumentali della massima importanza per la nostra comprensione dei processi di trasformazione dell'agorà/foro della città antica, parte della quale si trovava proprio in corrispondenza con la piazza moderna. Questa testimonianza, ancora nota solo dai resoconti preliminari dello scavo, è stata riferita ad un'opera di terrazzamento della prima età imperiale. Tuttavia, un'analisi dettagliata dei dati ha permesso di integrare questa interpretazione e di riconoscere le fondamenta di un edificio, sorto sul suddetto terrazzo. In questo contributo si propongono alcune argomentazioni, sulla base delle quali è possibile ipotizzare che le fondazioni fossero di pertinenza di un tempio su podio, con caratteristiche planimetriche assimilabili ad un templum rostratum. La costruzione del tempio dovrebbe rientrare nella riorganizzazione dello spazio civico a seguito della deduzione della colonia augustea ed è probabile un collegamento con il culto imperiale. Per quanto riguarda la cronologia, si considera più plausibile una datazione successiva alla morte di Augusto .

Ancora sul foro di Tauromenium: un’ipotesi per la ricostruzione del lato orientale della piazza superiore

Lorenzo Campagna
2021-01-01

Abstract

Lo scavo condotto nel 1977 a Taormina, sul lato ovest di piazza Vittorio Emanuele II, ha portato alla luce testimonianze monumentali della massima importanza per la nostra comprensione dei processi di trasformazione dell'agorà/foro della città antica, parte della quale si trovava proprio in corrispondenza con la piazza moderna. Questa testimonianza, ancora nota solo dai resoconti preliminari dello scavo, è stata riferita ad un'opera di terrazzamento della prima età imperiale. Tuttavia, un'analisi dettagliata dei dati ha permesso di integrare questa interpretazione e di riconoscere le fondamenta di un edificio, sorto sul suddetto terrazzo. In questo contributo si propongono alcune argomentazioni, sulla base delle quali è possibile ipotizzare che le fondazioni fossero di pertinenza di un tempio su podio, con caratteristiche planimetriche assimilabili ad un templum rostratum. La costruzione del tempio dovrebbe rientrare nella riorganizzazione dello spazio civico a seguito della deduzione della colonia augustea ed è probabile un collegamento con il culto imperiale. Per quanto riguarda la cronologia, si considera più plausibile una datazione successiva alla morte di Augusto .
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3230064
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