Nel mondo circa 38 milioni di persone vivono con l’infezio-ne da virus dell’immunodeficienza umana (HIV). Il numero dei decessi per anno continua a diminuire grazie all’uso della HAART che ha portato a un aumento dell’aspettativa di vita, ridotto l’incidenza degli eventi AIDS correlati e migliorato lo stato immunitario [1].Tuttavia tali soggetti, in virtù del loro stato di immunocom-promissione, si trovano in una condizione di svantaggio nei confronti delle malattie infettive più diffuse.Nonostante le chiare raccomandazioni del PNPV 2017-2019 riguardo le vaccinazioni nei gruppi a rischio, e quindi anche nei soggetti HIV+ [2,3] non esiste a oggi un protocollo vacci-nale dedicato specificamente a questi soggetti.Numerosi sono gli sforzi per aumentare la copertura vaccinale in tutto il mondo e perché questi sforzi abbiano successo, la sicurezza dei vaccini è fondamentale [4].Per quanto si disponga di preparati sicuri ed efficaci, la lettera-tura nazionale e internazionale indica, però, coperture vaccinali non soddisfacenti [5] e questo per vari motivi, tra cui la diffi-coltà a dichiarare il proprio stato e il timore di effetti collaterali.Scopo del nostro studio è stato avviare un percorso clinico condiviso tra il Centro Vaccinale dell’Igiene Ospedaliera e il Centro di prevenzione, diagnosi e cura dell’HIV/AIDS al fine di incrementare la copertura vaccinale, valutando gli eventuali effetti collaterali.
La vaccinazione del soggetto HIV+: l’esperienza di una Azienda Ospedaliera Universitaria del Sud Italia
SMERALDA D’AMATO;GIOVANNI FRANCESCO PELLICANÒ;CRISTINA GENOVESE;FRANCESCO MAZZITELLI;FLAVIA D’ANDREA;RAFFAELE SQUERI
2021-01-01
Abstract
Nel mondo circa 38 milioni di persone vivono con l’infezio-ne da virus dell’immunodeficienza umana (HIV). Il numero dei decessi per anno continua a diminuire grazie all’uso della HAART che ha portato a un aumento dell’aspettativa di vita, ridotto l’incidenza degli eventi AIDS correlati e migliorato lo stato immunitario [1].Tuttavia tali soggetti, in virtù del loro stato di immunocom-promissione, si trovano in una condizione di svantaggio nei confronti delle malattie infettive più diffuse.Nonostante le chiare raccomandazioni del PNPV 2017-2019 riguardo le vaccinazioni nei gruppi a rischio, e quindi anche nei soggetti HIV+ [2,3] non esiste a oggi un protocollo vacci-nale dedicato specificamente a questi soggetti.Numerosi sono gli sforzi per aumentare la copertura vaccinale in tutto il mondo e perché questi sforzi abbiano successo, la sicurezza dei vaccini è fondamentale [4].Per quanto si disponga di preparati sicuri ed efficaci, la lettera-tura nazionale e internazionale indica, però, coperture vaccinali non soddisfacenti [5] e questo per vari motivi, tra cui la diffi-coltà a dichiarare il proprio stato e il timore di effetti collaterali.Scopo del nostro studio è stato avviare un percorso clinico condiviso tra il Centro Vaccinale dell’Igiene Ospedaliera e il Centro di prevenzione, diagnosi e cura dell’HIV/AIDS al fine di incrementare la copertura vaccinale, valutando gli eventuali effetti collaterali.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.