Il presente lavoro prende spunto da Hannah Arendt per proporre una riflessione sull’"homo democraticus" nella società di massa. La filosofa fa osservare come tale figura, generalmente orientata ad un comportamento passivo e “conformista”, sempre a rischio di favorire formule politiche autoritarie, possieda d’altra parte anche le capacità per costruire uno spazio politico contrastante proprio la tirannia del pensiero unico. Ciò avviene allorché agisca con altri attraverso il “confronto” dialogico, impedendo la fusione delle singolarità nel Tutto. È un invito ad esercitare il kantiano “pensare largo”, straordinario strumento di resistenza in “tempi bui”.
Dal conformismo al confronto. Una riflessione arendtiana
Maria Felicia Schepis
2022-01-01
Abstract
Il presente lavoro prende spunto da Hannah Arendt per proporre una riflessione sull’"homo democraticus" nella società di massa. La filosofa fa osservare come tale figura, generalmente orientata ad un comportamento passivo e “conformista”, sempre a rischio di favorire formule politiche autoritarie, possieda d’altra parte anche le capacità per costruire uno spazio politico contrastante proprio la tirannia del pensiero unico. Ciò avviene allorché agisca con altri attraverso il “confronto” dialogico, impedendo la fusione delle singolarità nel Tutto. È un invito ad esercitare il kantiano “pensare largo”, straordinario strumento di resistenza in “tempi bui”.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.