The present contribution, articulated in three paragraphs, proposes a reflection on the perspective that, within the geographical approach, underscores the value of cartographic representation. After briefly summarizing the theoretical context through a series of hints and episodes, we shall propose a reflection about contemporary urban spaces which intertwines the geographical, the urban and the literary discourse on the inalienable need to solve the complexity in the model of the cartographic sign. The map, intended as a model of knowledge, has always accompanied humans in the representation of places but, above all, in the representation of the self in space. Can the contemporary city, seemingly rampant and amorphous, actually escape cartographic depictions? We don’t think so. Il presente contributo, articolato in tre paragrafi, propone una riflessione sulla prospettiva che, all’interno dell’approccio geografico, sottolinea il valore della rappresentazione cartografica. Dopo aver sintetizzato brevemente il contesto teorico attraverso una serie di spunti ed episodi, si propone una riflessione sugli spazi urbani contemporanei, che intreccia i discorsi geografico, urbano e letterario, sulla necessità inalienabile di risolvere la complessità nel segno cartografico. La mappa, intesa come modello di conoscenza, accompagna da sempre l’uomo nella rappresentazione dei luoghi ma, soprattutto, nella rappresentazione del sé nello spazio. Può la città contemporanea, apparentemente dilagante e amorfa, sfuggire effettivamente alle rappresentazioni cartografiche? Riteniamo di no.
Stones, maps and cities
Giovanni Messina
2021-01-01
Abstract
The present contribution, articulated in three paragraphs, proposes a reflection on the perspective that, within the geographical approach, underscores the value of cartographic representation. After briefly summarizing the theoretical context through a series of hints and episodes, we shall propose a reflection about contemporary urban spaces which intertwines the geographical, the urban and the literary discourse on the inalienable need to solve the complexity in the model of the cartographic sign. The map, intended as a model of knowledge, has always accompanied humans in the representation of places but, above all, in the representation of the self in space. Can the contemporary city, seemingly rampant and amorphous, actually escape cartographic depictions? We don’t think so. Il presente contributo, articolato in tre paragrafi, propone una riflessione sulla prospettiva che, all’interno dell’approccio geografico, sottolinea il valore della rappresentazione cartografica. Dopo aver sintetizzato brevemente il contesto teorico attraverso una serie di spunti ed episodi, si propone una riflessione sugli spazi urbani contemporanei, che intreccia i discorsi geografico, urbano e letterario, sulla necessità inalienabile di risolvere la complessità nel segno cartografico. La mappa, intesa come modello di conoscenza, accompagna da sempre l’uomo nella rappresentazione dei luoghi ma, soprattutto, nella rappresentazione del sé nello spazio. Può la città contemporanea, apparentemente dilagante e amorfa, sfuggire effettivamente alle rappresentazioni cartografiche? Riteniamo di no.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
2598-15353-1-PB.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Creative commons
Dimensione
1.66 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.66 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.