Dal confronto tra fonti patristiche e storiografiche si indagano i nessi tra religione e politica nell’età di Valente, l’imperatore additato dai niceni quale persecutore e nuovo Apostata, le cui propensioni fideistiche eterodosse – nella lettura dei posteri - non solo avrebbero condotto al disastro di Adrianopoli, ma anche causato la diffusione dell’errore ariano presso le gentes gotiche. Si tenta inoltre di precisare e interpretare il ruolo assunto dai consiglieri di Valente nelle derive persecutorie cui l’imperatore giunse tra il 366 e il 373 nei confronti degli esponenti di spicco dell’ortodossia nicena. A tal proposito, è possibile evidenziare la presenza, tra il seguito imperiale, di un forte partito pannonico, capace di orientare in modo significativo le scelte di politica religiosa e talvolta anche estera dell’imperatore.
Βασιλεύς μισοχριστότατος. Problemi interpretativi della resistenza nicena al tempo di Valente
Rosalba Arcuri
2022-01-01
Abstract
Dal confronto tra fonti patristiche e storiografiche si indagano i nessi tra religione e politica nell’età di Valente, l’imperatore additato dai niceni quale persecutore e nuovo Apostata, le cui propensioni fideistiche eterodosse – nella lettura dei posteri - non solo avrebbero condotto al disastro di Adrianopoli, ma anche causato la diffusione dell’errore ariano presso le gentes gotiche. Si tenta inoltre di precisare e interpretare il ruolo assunto dai consiglieri di Valente nelle derive persecutorie cui l’imperatore giunse tra il 366 e il 373 nei confronti degli esponenti di spicco dell’ortodossia nicena. A tal proposito, è possibile evidenziare la presenza, tra il seguito imperiale, di un forte partito pannonico, capace di orientare in modo significativo le scelte di politica religiosa e talvolta anche estera dell’imperatore.Pubblicazioni consigliate
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