In una congiuntura di crisi come quella che l’economia globale sta attraversando non è inusuale discostarsi dalla tradizionale neutralità nelle scelte di finanziamento per evitare un eccessivo accumulo del debito, con possibili ricadute che aggravino il quadro già problematico. Al fine di stimolare lo sviluppo economico delle imprese, la Commissione europea ha formulato una proposta unitaria di direttiva riguardante la possibile introduzione, all’interno degli Stati membri, di una norma premiale individuata dall’acronimo DEBRA (Debt Equity Bias Reduction Allowance) volta a favorire la patrimonializzazione dell’impresa. I contenuti richiamano in modo evidente l’ACE, Allowance for Corporate Equity, di derivazione anglosassone, già vigente in alcuni degli Stati membri e, in particolare, in Italia. Dopo un inquadramento sistematico del tema in via generale ed una analisi del contesto interno, si approfondiscono, pertanto, i profili di novità delineati dalla Commissione, con il precipuo obiettivo di formulare alcune prime osservazioni critiche sui possibili effetti dell’istituto rivisitato.

DEBRA: l’alternativa europea all’ACE Prime riflessioni alla luce dell’esperienza italiana

Accordino P.
Writing – Review & Editing
2022-01-01

Abstract

In una congiuntura di crisi come quella che l’economia globale sta attraversando non è inusuale discostarsi dalla tradizionale neutralità nelle scelte di finanziamento per evitare un eccessivo accumulo del debito, con possibili ricadute che aggravino il quadro già problematico. Al fine di stimolare lo sviluppo economico delle imprese, la Commissione europea ha formulato una proposta unitaria di direttiva riguardante la possibile introduzione, all’interno degli Stati membri, di una norma premiale individuata dall’acronimo DEBRA (Debt Equity Bias Reduction Allowance) volta a favorire la patrimonializzazione dell’impresa. I contenuti richiamano in modo evidente l’ACE, Allowance for Corporate Equity, di derivazione anglosassone, già vigente in alcuni degli Stati membri e, in particolare, in Italia. Dopo un inquadramento sistematico del tema in via generale ed una analisi del contesto interno, si approfondiscono, pertanto, i profili di novità delineati dalla Commissione, con il precipuo obiettivo di formulare alcune prime osservazioni critiche sui possibili effetti dell’istituto rivisitato.
2022
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