L’incremento e il potenziamento delle tecnologie e della condivisione del contenuto generato dall’utente hanno comportato l’entrata in scena del turismo digitale prima e di quello fisico-digitale dopo: in quest’ultimo caso si parla di smart tourism, il quale incorpora tecnologie di informazione e comunicazione nel territorio, modificando il vissuto esperienziale del turista. Lo scopo del presente contributo è, evidenziando i tratti peculiari dello smart tourism e facendo riferimento a un periodo di ricerca svolto a Liverpool (UK), sottolineare l’importanza della fotografia come smart technology. Pur non godendo delle stesse dosi di immersività di tecnologie più avanzate, in qualità di strumento mediatico e cognitivo la fotografia abbraccia l’esperienza turistica andando oltre la comunicazione prettamente visiva: in accordo a un approccio cross-modale, l’individuo necessita di scattare fotografie nel rispetto della cattura di un vissuto multisensoriale, così che uno scatto mancato potrebbe rivelarsi testimonianza di un’aspettativa delusa e, dunque, di un fallimento di promozione della destinazione. Si auspica, di conseguenza, una dovuta attenzione alla pratica fotografica all’interno di un turismo intelligente.

Cultura smart e fotografia. Il recupero della rappresentazione territoriale del turista

Sonia Malvica
Primo
In corso di stampa

Abstract

L’incremento e il potenziamento delle tecnologie e della condivisione del contenuto generato dall’utente hanno comportato l’entrata in scena del turismo digitale prima e di quello fisico-digitale dopo: in quest’ultimo caso si parla di smart tourism, il quale incorpora tecnologie di informazione e comunicazione nel territorio, modificando il vissuto esperienziale del turista. Lo scopo del presente contributo è, evidenziando i tratti peculiari dello smart tourism e facendo riferimento a un periodo di ricerca svolto a Liverpool (UK), sottolineare l’importanza della fotografia come smart technology. Pur non godendo delle stesse dosi di immersività di tecnologie più avanzate, in qualità di strumento mediatico e cognitivo la fotografia abbraccia l’esperienza turistica andando oltre la comunicazione prettamente visiva: in accordo a un approccio cross-modale, l’individuo necessita di scattare fotografie nel rispetto della cattura di un vissuto multisensoriale, così che uno scatto mancato potrebbe rivelarsi testimonianza di un’aspettativa delusa e, dunque, di un fallimento di promozione della destinazione. Si auspica, di conseguenza, una dovuta attenzione alla pratica fotografica all’interno di un turismo intelligente.
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