Alle radici del viaggio

Il presente contributo intende inserirsi nel dibattito epistemologico sulla funzione del viaggio inteso come azione complessa attraverso cui, ora si rinsaldano le relazioni fra uomo e spazio, ora si attivano processi cognitivi fondanti. In particolar modo si vuole avanzare una riflessione sulla scansione tripartita che ha nel viaggio l’esito terminale: la stasi, l’innesco, l’esperienza. Il contributo affonda le radici nei dibattiti, internazionali e nazionali, fondativi della New Cultural Geography, presupposto teorico imprescindibile per impostare un’indagine teoricamente e scientificamente fondata sul valore del soggetto nella prospettiva gnoseologica della geografia umana. Attraverso i riferimenti metodologici propri del discorso geografico che sceglie di incrociare, con intenzioni euristiche, la prospettiva letteraria, si è allora proposto un itinerario attraverso il mito, la parola sacra, la letteratura e l’esperienza al fine di rintracciare, evidenziare e annodare in seno ad un unico afflato cognitivo la tripartizione paradigmatica del viaggio, vero connettore geografico e significatore di relazioni essenziali.