Il social reading come prassi del terzo spazio. Traiettorie educative futuribili.

Lo spazio dell’agire didattico si fa sempre più fluido in relazione allo sviluppo di tecnologie e dispositivi digitali che, di fatto, si fanno sempre più sofisticati e fagocitanti. Il network che ne deriva si configura non più come luogo a sé, confinato rispetto ai luoghi fisici tradizionali del fare scuola, così come questi ultimi non possono essere più marcatamente delimitati dal territorio digitale. Oggi è necessario parlare di uno spazio “altro”, terzo, non solo fisico, non solo digitale, fatto di un continuo fitto intreccio di contenuti, interazioni, narrazioni, vissuti, storie, esperienze di apprendimento. Uno spazio “altro” di connessione tra fisico e virtuale, tra presenza e distanza, tra formale e informale. Una pratica che possa considerarsi connaturata e costituente dello spazio “altro” dell’agire didattico è il social reading. Sulla base di tali premesse, il presente contributo analizza tale prassi, ipotizzando traiettorie educative futuribili.