La città è oggi la più diffusa forma spazializzata della vita collettiva. A questo fenomeno sociale (Martinotti, 2017) si deve lo sviluppo di un’autoriflessività e di una consapevolezza sovraordinata e sovraordinante (Mumford, 1961), tipica di ogni contesto territoriale, considerata come normale e normativa. Il processo mentale collettivo che soggiace a un fenomeno urbano produce un ordine sociale dinamico che cristallizza e scioglie nello spazio le garanzie dell’ordine stesso. A partire dalla metafora moscoviciana di «pensiero collettivo come ambiente», la cui autonomia risponde a leggi proprie e sovraindividuali (Jodelet 2006, 2015; Farr e Moscovici, 2005), il lavoro che si propone ha l’obiettivo di illustrare come una mente collettiva materializzi nella città i suoi confini, i suoi percorsi, le sue “zone” e i suoi riferimenti, contribuendo al contempo a costruire quel quadro mentale comune (Lynch, 2010) che, mai scevro da correlazioni di tipo emotivo ed esperienze vissute, fissa nel tempo sociale e storico l’immagine ambientale che soggiace a ogni realtà urbana. Il map-making è l’approccio metodologico scelto per “situare” le rappresentazioni sociali che concorrono a definire l’immagine ambientale della città di Messina. In questo studio pilota sono stati indagati tre livelli dell’immagine contemporanea della città: il livello psicotopico (orientamento visuo-spaziale e comportamento odologico); il livello percettivo (regioni mentali, sentimenti e stimoli spazializzati) e il livello proiettivo (immagini del passato, del presente e del futuro). Ancorando le informazioni ambientali a coordinate spaziali georeferenziate, si intende mostrare, attraverso l’uso di cartografie tematiche, come le rappresentazioni sociali si spazializzino entro un primo ordine di connessione strutturale, per poi evolvere verso schemi tipici di connessione funzionale, secondo una topologia qualificata e qualificante. L'analisi cartografica promossa dalla ricerca ambisce a fornire un contributo alla definizione di una connettomica urbana, tra le ultime frontiere di ricerca transdisciplinare, e all’affinamento di strumenti e tecniche di indagine ancora in via di sviluppo.
Mental Urban Maps
LA FAUCI, GIOVANNI
2023-03-14
Abstract
La città è oggi la più diffusa forma spazializzata della vita collettiva. A questo fenomeno sociale (Martinotti, 2017) si deve lo sviluppo di un’autoriflessività e di una consapevolezza sovraordinata e sovraordinante (Mumford, 1961), tipica di ogni contesto territoriale, considerata come normale e normativa. Il processo mentale collettivo che soggiace a un fenomeno urbano produce un ordine sociale dinamico che cristallizza e scioglie nello spazio le garanzie dell’ordine stesso. A partire dalla metafora moscoviciana di «pensiero collettivo come ambiente», la cui autonomia risponde a leggi proprie e sovraindividuali (Jodelet 2006, 2015; Farr e Moscovici, 2005), il lavoro che si propone ha l’obiettivo di illustrare come una mente collettiva materializzi nella città i suoi confini, i suoi percorsi, le sue “zone” e i suoi riferimenti, contribuendo al contempo a costruire quel quadro mentale comune (Lynch, 2010) che, mai scevro da correlazioni di tipo emotivo ed esperienze vissute, fissa nel tempo sociale e storico l’immagine ambientale che soggiace a ogni realtà urbana. Il map-making è l’approccio metodologico scelto per “situare” le rappresentazioni sociali che concorrono a definire l’immagine ambientale della città di Messina. In questo studio pilota sono stati indagati tre livelli dell’immagine contemporanea della città: il livello psicotopico (orientamento visuo-spaziale e comportamento odologico); il livello percettivo (regioni mentali, sentimenti e stimoli spazializzati) e il livello proiettivo (immagini del passato, del presente e del futuro). Ancorando le informazioni ambientali a coordinate spaziali georeferenziate, si intende mostrare, attraverso l’uso di cartografie tematiche, come le rappresentazioni sociali si spazializzino entro un primo ordine di connessione strutturale, per poi evolvere verso schemi tipici di connessione funzionale, secondo una topologia qualificata e qualificante. L'analisi cartografica promossa dalla ricerca ambisce a fornire un contributo alla definizione di una connettomica urbana, tra le ultime frontiere di ricerca transdisciplinare, e all’affinamento di strumenti e tecniche di indagine ancora in via di sviluppo.File | Dimensione | Formato | |
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