Dagli anni Novanta ad oggi la Lega Nord ha abbandonato le sue iniziali posizioni antimeridionaliste e regionaliste per evolvere verso la forma del partito populista nazionalista e sovranista sotto la leadership di Matteo Salvini, eliminando la parola Nord dal simbolo e ponendo il tema dell'immigrazione al centro della propria agenda politica. Tra i principali fautori della svolta restrittiva ed emergenziale delle politiche migratorie, questo partito ha di recente orientato la sua propaganda verso il cd. welfare chauvinism, ovvero la rivendicazione di uno stato sociale che tuteli i nativi rispetto agli stranieri: una proposta che al lato della governance non ha prodotto risultati concreti ma ha contribuito a sancire il suo successo elettorale nel 2018.
Immigrazione in Italia tra antipolitica e populismo (1992-2018): la Lega e il welfare chauvinism
Francesca Frisone
2022-01-01
Abstract
Dagli anni Novanta ad oggi la Lega Nord ha abbandonato le sue iniziali posizioni antimeridionaliste e regionaliste per evolvere verso la forma del partito populista nazionalista e sovranista sotto la leadership di Matteo Salvini, eliminando la parola Nord dal simbolo e ponendo il tema dell'immigrazione al centro della propria agenda politica. Tra i principali fautori della svolta restrittiva ed emergenziale delle politiche migratorie, questo partito ha di recente orientato la sua propaganda verso il cd. welfare chauvinism, ovvero la rivendicazione di uno stato sociale che tuteli i nativi rispetto agli stranieri: una proposta che al lato della governance non ha prodotto risultati concreti ma ha contribuito a sancire il suo successo elettorale nel 2018.File | Dimensione | Formato | |
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