Il reg. n. 2002/178 inaugura l’approccio globale e sistemico alla problematica della sicurezza alimentare, formulando un sistema di prevenzione e controllo dei rischi per la salute umana che interessa tutte le fasi della catena alimentare. L’approccio science based pone al centro della legislazione alimentare generale il principio di precauzione, che costituisce il criterio guida per conciliare la sicurezza alimentare con i concorrenti obiettivi della libera circolazione delle merci e dell’innovazione tecnologica. Non è un mistero che l’Unione europea, malgrado un approccio market-oriented di food safety, abbia sempre guardato con favore alle biotecnologie agroalimentari, considerate quale fattore propulsivo per la sostenibilità agricola e ambientale. A seguito dell’approvazione del Green Deal e della correlata strategia Farm to fork tale tendenza sembra essersi intensificata al punto da indurre la Commissione europea ad immaginare una nuova cornice normativa entro cui ascrivere le biotecnologie di ultima generazione (NBT), sì da distinguerle dai tradizionali organismi geneticamente modificati. L’obiettivo sembra essere quello di ripensare il sistema agricolo europeo secondo criteri di sostenibilità che consentano di preservare la biodiversità, promuovere pratiche agricole più resilienti e tutelare la sicurezza alimentare, nel suo profilo di security, oggi seriamente minacciata dal fenomeno del climate change. Il prospettato nuovo approccio alle biotecnologie agroalimentari induce, dunque, a traguardare la legislazione alimentare europea, notoriamente fondata sul principio di precauzione, anche alla luce del principio di sviluppo sostenibile.
L'innovazione tecnologica nel sistema alimentare europeo tra principio di precauzione e sviluppo sostenibile: genesi, aspetti problematici e prospettive di riforma.
Antonietta lupo
2023-01-01
Abstract
Il reg. n. 2002/178 inaugura l’approccio globale e sistemico alla problematica della sicurezza alimentare, formulando un sistema di prevenzione e controllo dei rischi per la salute umana che interessa tutte le fasi della catena alimentare. L’approccio science based pone al centro della legislazione alimentare generale il principio di precauzione, che costituisce il criterio guida per conciliare la sicurezza alimentare con i concorrenti obiettivi della libera circolazione delle merci e dell’innovazione tecnologica. Non è un mistero che l’Unione europea, malgrado un approccio market-oriented di food safety, abbia sempre guardato con favore alle biotecnologie agroalimentari, considerate quale fattore propulsivo per la sostenibilità agricola e ambientale. A seguito dell’approvazione del Green Deal e della correlata strategia Farm to fork tale tendenza sembra essersi intensificata al punto da indurre la Commissione europea ad immaginare una nuova cornice normativa entro cui ascrivere le biotecnologie di ultima generazione (NBT), sì da distinguerle dai tradizionali organismi geneticamente modificati. L’obiettivo sembra essere quello di ripensare il sistema agricolo europeo secondo criteri di sostenibilità che consentano di preservare la biodiversità, promuovere pratiche agricole più resilienti e tutelare la sicurezza alimentare, nel suo profilo di security, oggi seriamente minacciata dal fenomeno del climate change. Il prospettato nuovo approccio alle biotecnologie agroalimentari induce, dunque, a traguardare la legislazione alimentare europea, notoriamente fondata sul principio di precauzione, anche alla luce del principio di sviluppo sostenibile.File | Dimensione | Formato | |
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