Nel contributo si esaminano il trend produttivo delle varie realtà regionali dell’Italia nel V secolo, il processo di concentrazione delle proprietà terriera che avrebbe determinato, in certi casi, la sparizione di alcune ville o il loro declassamento a fattorie, depositi, case rurali, o, al contrario, il “potenziamento” di altre; il frazionamento delle proprietà in poderi colonici, in particelle caratterizzate prevalentemente da autonomia produttiva. Particolare attenzione è dedicata ad una disposizione legislativa emessa da Valentiniano III che commina severe sanzioni a quei mercatores che operavano non più nelle città, ma nelle zone periferiche e in ambito rurale per evadere le richieste fiscali. La Novella XXIV di Valentiniano III pare confermare la progressiva perdita da parte delle città del ruolo di luogo privilegiato del mercato, l’assunzione diretta delle funzioni commerciali da parte della grande proprietà, l’innestarsi di un meccanismo attraverso cui il commercio privato era assorbito satellitarmente e disciplinato dalla grande proprietà fondiaria e si svolgeva nelle stationes poste agli incroci stradali, nei villaggi, nelle fiere, nei mercati rurali, negli sbocchi portuali delle massae fundorum. The paper examines the productive trend of the various regions of Italy in the 5th century, the process of concentration of land ownership that would lead, in certain cases, to the disappearance of some villas or their downgrading to farms, warehouses, rural houses, or, on the contrary, the ‘enhancement’ of others; the division of property into estates, into parcels characterised mainly by productive autonomy. Special emphasis is devoted to a legislative provision issued by Valentinian III committing severe penalties to those mercatores who no longer operated in the cities, but in suburban and rural areas to evade tax demands. Valentinian III’s Novella xxiv seems to confirm the progres sive loss by the cities of their role as the privileged place of the market, the direct assumption of commercial functions by the large estates, the grafting of a mechanism through which private trade was satellite-absorbed and regulated by the large landed estates and took place in the sta tiones placed at road junctions, in the villages, in fairs, in rural markets, in the port outlets of the massae fundorum
Epilegomena sul paesaggio agrario e sulla dinamica economica in Italia nel V secolo d.C.: Valentiniano III e la furtiva negotiatio in obscuris ac reconditis locis
elena caliri
2023-01-01
Abstract
Nel contributo si esaminano il trend produttivo delle varie realtà regionali dell’Italia nel V secolo, il processo di concentrazione delle proprietà terriera che avrebbe determinato, in certi casi, la sparizione di alcune ville o il loro declassamento a fattorie, depositi, case rurali, o, al contrario, il “potenziamento” di altre; il frazionamento delle proprietà in poderi colonici, in particelle caratterizzate prevalentemente da autonomia produttiva. Particolare attenzione è dedicata ad una disposizione legislativa emessa da Valentiniano III che commina severe sanzioni a quei mercatores che operavano non più nelle città, ma nelle zone periferiche e in ambito rurale per evadere le richieste fiscali. La Novella XXIV di Valentiniano III pare confermare la progressiva perdita da parte delle città del ruolo di luogo privilegiato del mercato, l’assunzione diretta delle funzioni commerciali da parte della grande proprietà, l’innestarsi di un meccanismo attraverso cui il commercio privato era assorbito satellitarmente e disciplinato dalla grande proprietà fondiaria e si svolgeva nelle stationes poste agli incroci stradali, nei villaggi, nelle fiere, nei mercati rurali, negli sbocchi portuali delle massae fundorum. The paper examines the productive trend of the various regions of Italy in the 5th century, the process of concentration of land ownership that would lead, in certain cases, to the disappearance of some villas or their downgrading to farms, warehouses, rural houses, or, on the contrary, the ‘enhancement’ of others; the division of property into estates, into parcels characterised mainly by productive autonomy. Special emphasis is devoted to a legislative provision issued by Valentinian III committing severe penalties to those mercatores who no longer operated in the cities, but in suburban and rural areas to evade tax demands. Valentinian III’s Novella xxiv seems to confirm the progres sive loss by the cities of their role as the privileged place of the market, the direct assumption of commercial functions by the large estates, the grafting of a mechanism through which private trade was satellite-absorbed and regulated by the large landed estates and took place in the sta tiones placed at road junctions, in the villages, in fairs, in rural markets, in the port outlets of the massae fundorumFile | Dimensione | Formato | |
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