Oggetto di indagine dell’articolo è il suffisso -́ena (con le varianti -́ina e -́ana) diffuso nelle varietà italo-greche e in alcune varietà romanze del Meridione estremo. Tale suffisso, documentato per la prima volta da Gerhard Rohlfs, è produttivo solo in ambito antroponomastico; in particolare, legato al cognome o al soprannome del capofamiglia, crea una forma onomastica attribuita alla componente femminile della stessa famiglia. Se la riconduzione di -́ena alla matrice greca è pacifica, alcune questioni di ordine storico-etimologico e semantico-funzionale meritano di essere tematizzate e approfondite. In particolare, una più mirata e dettagliata mappatura delle funzioni (andronimica o patronimica) assunte dal suffisso mostra come il grecismo -́αινα sia stato accolto in maniera diversa nelle varietà romanze dell’estremo Meridione d’Italia e, dunque, mette in luce una microvariazione che si proietta significativamente sul piano corografico, evidenziando fratture e dinamiche differenziate di contatto greco-romanzo e di conservazione-innovazione. Pertanto, individuare l’archetipo funzionale, oltre che formale, del suffisso -́αινα e seguirne le traiettorie di sviluppo permette di spiegare tale microvariazione, e di ricostruire un altro piccolo tassello della storia linguistica del greco a contatto col romanzo nel Meridione d’Italia.

Il suffisso -́ena / -́ina nelle varietà meridionali estreme: forme e funzioni di un grecismo tra conservazione e innovazione

Angela Castiglione
2023-01-01

Abstract

Oggetto di indagine dell’articolo è il suffisso -́ena (con le varianti -́ina e -́ana) diffuso nelle varietà italo-greche e in alcune varietà romanze del Meridione estremo. Tale suffisso, documentato per la prima volta da Gerhard Rohlfs, è produttivo solo in ambito antroponomastico; in particolare, legato al cognome o al soprannome del capofamiglia, crea una forma onomastica attribuita alla componente femminile della stessa famiglia. Se la riconduzione di -́ena alla matrice greca è pacifica, alcune questioni di ordine storico-etimologico e semantico-funzionale meritano di essere tematizzate e approfondite. In particolare, una più mirata e dettagliata mappatura delle funzioni (andronimica o patronimica) assunte dal suffisso mostra come il grecismo -́αινα sia stato accolto in maniera diversa nelle varietà romanze dell’estremo Meridione d’Italia e, dunque, mette in luce una microvariazione che si proietta significativamente sul piano corografico, evidenziando fratture e dinamiche differenziate di contatto greco-romanzo e di conservazione-innovazione. Pertanto, individuare l’archetipo funzionale, oltre che formale, del suffisso -́αινα e seguirne le traiettorie di sviluppo permette di spiegare tale microvariazione, e di ricostruire un altro piccolo tassello della storia linguistica del greco a contatto col romanzo nel Meridione d’Italia.
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