In seguito al compimento di una missione, condotta senza poter mantenere, per diversi mesi, il contatto radio con la Madrepatria, un’unità della Marina Militare americana è chiamata a fronteggiare una sfida inattesa: in seno ad uno scenario (quasi) apocalittico, l’improvviso diffondersi di un virus letale ha sterminato i quattro quinti della popolazione mondiale, con ciò mettendo a dura prova, tra l’altro, la tenuta dei sistemi di governo democratico a fronte dell’insorgere di derive autoritarie ed anarchiche. Nel perenne dilemma tra il “mito” dell’eroe, rappresentato dalla figura dell’“uomo solo al comando”, e l’imperativo categorico morale “no man left behind”, verrà intrapresa una lunga battaglia, “contro tutti i nemici”. Le alterne fortune dell’equipaggio si snoderanno attraverso la ricerca di una cura, il confronto con “gli immuni”, i deliri di onnipotenza di chi vorrebbe poter dare vita ad una nuova umanità di eletti e privilegiati, gli unici a poter beneficiare della inoculazione del vaccino, la diffidenza della popolazione maturata circa la somministrazione del farmaco, lo stress cui viene sottoposto il principio democratico al cospetto dell’emergenza. Alla fine, come da consolidata tradizione cinematografica, trionferà il bene, pur confermando il convincimento secondo il quale, anche nel corso di una (drammatica) situazione di crisi, sia sempre “maledetta la nazione che ha bisogno di eroi”.

THE LAST SHIP. Pandemia e (sovra)strutture costituzionali tra fantasia e realtà

luca buscema
2022-01-01

Abstract

In seguito al compimento di una missione, condotta senza poter mantenere, per diversi mesi, il contatto radio con la Madrepatria, un’unità della Marina Militare americana è chiamata a fronteggiare una sfida inattesa: in seno ad uno scenario (quasi) apocalittico, l’improvviso diffondersi di un virus letale ha sterminato i quattro quinti della popolazione mondiale, con ciò mettendo a dura prova, tra l’altro, la tenuta dei sistemi di governo democratico a fronte dell’insorgere di derive autoritarie ed anarchiche. Nel perenne dilemma tra il “mito” dell’eroe, rappresentato dalla figura dell’“uomo solo al comando”, e l’imperativo categorico morale “no man left behind”, verrà intrapresa una lunga battaglia, “contro tutti i nemici”. Le alterne fortune dell’equipaggio si snoderanno attraverso la ricerca di una cura, il confronto con “gli immuni”, i deliri di onnipotenza di chi vorrebbe poter dare vita ad una nuova umanità di eletti e privilegiati, gli unici a poter beneficiare della inoculazione del vaccino, la diffidenza della popolazione maturata circa la somministrazione del farmaco, lo stress cui viene sottoposto il principio democratico al cospetto dell’emergenza. Alla fine, come da consolidata tradizione cinematografica, trionferà il bene, pur confermando il convincimento secondo il quale, anche nel corso di una (drammatica) situazione di crisi, sia sempre “maledetta la nazione che ha bisogno di eroi”.
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