L’attenzione polarizzante rivolta al dibattito sulla bigness, in particolare (se non esclusivamente) riferita alle aree metropolitane e alle realtà globali, tende ancora a sopravanzare la questione della small urbanity. In un Paese come l’Italia – dove gli insediamenti con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti rappresentano il 69% del totale dei comuni e il 50% del territorio nazionale – l’isolamento endemico di piccoli centri e frazioni sembra poter essere contrastato: è maturata una maggiore conoscenza della storia e delle dinamiche locali; vengono promosse nuove politiche per avversare l’abbandono; sono messe in campo iniziative a sostegno del ritorno ai luoghi; si rilevano forme emergenti di comunità resilienti. La recente ed eclatante richiesta partita dal basso di un referendum per la scissione di una decina dei 47 villaggi che circondano Messina, per dar vita a un nuovo comune denominato Montemare, ha fatto cogliere il senso di marginalità e disuguaglianza percepito dalla comunità locale. Queste frazioni, costiere o collinari (come nel caso delle Masse, oggetto di questo paper), hanno conosciuto una condizione di relativa prosperità fino al Secondo Dopoguerra a cui è seguito un progressivo declino. Il nuovo Piano Regolatore Generale (PRG) di Messina, in corso di redazione, vuole porre i 47 villaggi in una nuova condizione di centralità all’interno degli assi strategici del futuro sviluppo della città e farne oggetto di specifici progetti di recupero che riequilibrino le disparità territoriali.

Tra bigness e small urbanity: i "villaggi" a nord di Messina

Alessio Altadonna
;
Marina Arena
;
Fabio Todesco
2023-01-01

Abstract

L’attenzione polarizzante rivolta al dibattito sulla bigness, in particolare (se non esclusivamente) riferita alle aree metropolitane e alle realtà globali, tende ancora a sopravanzare la questione della small urbanity. In un Paese come l’Italia – dove gli insediamenti con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti rappresentano il 69% del totale dei comuni e il 50% del territorio nazionale – l’isolamento endemico di piccoli centri e frazioni sembra poter essere contrastato: è maturata una maggiore conoscenza della storia e delle dinamiche locali; vengono promosse nuove politiche per avversare l’abbandono; sono messe in campo iniziative a sostegno del ritorno ai luoghi; si rilevano forme emergenti di comunità resilienti. La recente ed eclatante richiesta partita dal basso di un referendum per la scissione di una decina dei 47 villaggi che circondano Messina, per dar vita a un nuovo comune denominato Montemare, ha fatto cogliere il senso di marginalità e disuguaglianza percepito dalla comunità locale. Queste frazioni, costiere o collinari (come nel caso delle Masse, oggetto di questo paper), hanno conosciuto una condizione di relativa prosperità fino al Secondo Dopoguerra a cui è seguito un progressivo declino. Il nuovo Piano Regolatore Generale (PRG) di Messina, in corso di redazione, vuole porre i 47 villaggi in una nuova condizione di centralità all’interno degli assi strategici del futuro sviluppo della città e farne oggetto di specifici progetti di recupero che riequilibrino le disparità territoriali.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3261528
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 0
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact