I testi medici antichi documentano una serie di casi in cui la prognosi non mira a guadagnare la fiducia dei pazienti, né a informarli sul loro stato di salute, ma a proteggere i medici soprattutto agli occhi dei familiari dei pazienti. Si tratta, insomma, di una sorta di consenso informato ante litteram, a cui il medico ricorre quando il dovere di diligenza lo spinge a operare, mentre l'alta probabilità di insuccesso rischia di compromettere la sua reputazione e quella della professione medica. L'articolo raccoglie e discute le evidenze relative a questa forma di prognosi, finora trascurata dalla letteratura specializzata. Ancient medical texts document a number of cases in which the prognosis does not aim to gain the patients’ trust, nor to inform them of their state of health, but to protect the physicians especially in the eyes of the patients’ family. In short, it is a sort of informed consent ante litteram, which the doctor resorts to when the duty of care drives him to operate, while the high probability of failure threatens to compromise his reputation and that of the medical profession. The paper collects and discusses the evidence relating to this form of prognosis, so far neglected by the specialized literature.
Προλέγειν τὸν κίνδυνον / praedicere periculum. Il medico antico tra dovere della cura e autotutela
A. M. Urso
2022-01-01
Abstract
I testi medici antichi documentano una serie di casi in cui la prognosi non mira a guadagnare la fiducia dei pazienti, né a informarli sul loro stato di salute, ma a proteggere i medici soprattutto agli occhi dei familiari dei pazienti. Si tratta, insomma, di una sorta di consenso informato ante litteram, a cui il medico ricorre quando il dovere di diligenza lo spinge a operare, mentre l'alta probabilità di insuccesso rischia di compromettere la sua reputazione e quella della professione medica. L'articolo raccoglie e discute le evidenze relative a questa forma di prognosi, finora trascurata dalla letteratura specializzata. Ancient medical texts document a number of cases in which the prognosis does not aim to gain the patients’ trust, nor to inform them of their state of health, but to protect the physicians especially in the eyes of the patients’ family. In short, it is a sort of informed consent ante litteram, which the doctor resorts to when the duty of care drives him to operate, while the high probability of failure threatens to compromise his reputation and that of the medical profession. The paper collects and discusses the evidence relating to this form of prognosis, so far neglected by the specialized literature.File | Dimensione | Formato | |
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