L’articolo ha in oggetto la codifica delle clausole locativo-esistenziali nei moderni dialetti della Calabria meridionale estrema e della Sicilia nord-orientale, che conservano, seppure con gradi diversi di vitalità, lo schema bipartito del latino tardo: ESSE, con argomento definito, generalmente con accordo referenziale del verbo e dell’argomento postverbale, e HABĒRE, invariabile alla III persona sing., che seleziona pivot indefiniti. Partendo dai dati calabresi, dove lo split pattern emerge con maggiore sistematicità, e proseguendo con l’analisi dei dati messinesi il lavoro procede a: 1) ricostruire l’originario schema di ausiliazione dell’intero areale; 2) descrivere gli assetti attuali dei costrutti locativo-esistenziali nella Calabria meridionale e nel siciliano nord-orientale; 3) evidenziare la presenza di nuovi tipi intermedi, sviluppati nel passaggio dallo schema originario con doppio ausiliare a quello emergente con il solo ‘essiri’. Sulle motivazioni funzionali di quest’ultimo tipo, che in questa sede si propone di definire come “pattern dell’indefinitezza scissa”, si avanza, infine, una prima ipotesi interpretativa.
L’indefinitezza scissa: un nuovo schema di distribuzione dei costrutti locativo-esistenziali nelle varietà meridionali estreme
alessandro de angelisCo-primo
;ASSENZA, ElviraCo-primo
2023-01-01
Abstract
L’articolo ha in oggetto la codifica delle clausole locativo-esistenziali nei moderni dialetti della Calabria meridionale estrema e della Sicilia nord-orientale, che conservano, seppure con gradi diversi di vitalità, lo schema bipartito del latino tardo: ESSE, con argomento definito, generalmente con accordo referenziale del verbo e dell’argomento postverbale, e HABĒRE, invariabile alla III persona sing., che seleziona pivot indefiniti. Partendo dai dati calabresi, dove lo split pattern emerge con maggiore sistematicità, e proseguendo con l’analisi dei dati messinesi il lavoro procede a: 1) ricostruire l’originario schema di ausiliazione dell’intero areale; 2) descrivere gli assetti attuali dei costrutti locativo-esistenziali nella Calabria meridionale e nel siciliano nord-orientale; 3) evidenziare la presenza di nuovi tipi intermedi, sviluppati nel passaggio dallo schema originario con doppio ausiliare a quello emergente con il solo ‘essiri’. Sulle motivazioni funzionali di quest’ultimo tipo, che in questa sede si propone di definire come “pattern dell’indefinitezza scissa”, si avanza, infine, una prima ipotesi interpretativa.File | Dimensione | Formato | |
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