I paratesti (prefazioni, lettere dedicatorie e lettere agli spettatori) dei libretti d’opera, specialmente quella comica del Settecento, sono un veicolo di ideologie linguistiche. Spesso, infatti, librettisti, musicisti e imprenditori teatrali sentivano l’esigenza di giustificare le proprie scelte di lingua, stile e drammaturgia, per es. l’uso dell’italiano o del dialetto, il livello sociale dei personaggi, l’ambientazione ecc. Il presente articolo indaga un corpus di 69 libretti comici napoletani poco noti dal 1707 al 1750 e delinea le caratteristiche testuali proprie delle prefazioni operistiche. Dal dibattito linguistico delle prefazioni emerge una particolare sensibilità drammaturgica e metalinguistica degli autori di questi libretti, di cui finora si sono occupati, cursoriamente, soltanto i musicologi e gli storici del teatro ma quasi mai i linguisti. I paratesti delle commedie per musica sono insomma un osservatorio prezioso per capire la complessa «macchina performativa» del teatro in musica (Maione, 2015: 11), così come si stava perfezionando nella Napoli settecentesca.

Ideologie linguistiche e vecchi media: il dibattito intorno a italiano/dialetto nell’opera lirica settecentesca (le prefazioni dei libretti)

Fabio Rossi
2022-01-01

Abstract

I paratesti (prefazioni, lettere dedicatorie e lettere agli spettatori) dei libretti d’opera, specialmente quella comica del Settecento, sono un veicolo di ideologie linguistiche. Spesso, infatti, librettisti, musicisti e imprenditori teatrali sentivano l’esigenza di giustificare le proprie scelte di lingua, stile e drammaturgia, per es. l’uso dell’italiano o del dialetto, il livello sociale dei personaggi, l’ambientazione ecc. Il presente articolo indaga un corpus di 69 libretti comici napoletani poco noti dal 1707 al 1750 e delinea le caratteristiche testuali proprie delle prefazioni operistiche. Dal dibattito linguistico delle prefazioni emerge una particolare sensibilità drammaturgica e metalinguistica degli autori di questi libretti, di cui finora si sono occupati, cursoriamente, soltanto i musicologi e gli storici del teatro ma quasi mai i linguisti. I paratesti delle commedie per musica sono insomma un osservatorio prezioso per capire la complessa «macchina performativa» del teatro in musica (Maione, 2015: 11), così come si stava perfezionando nella Napoli settecentesca.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3270488
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact