Il contributo intende ricostruire la vicenda umana, sociale ed economica di due esponenti della famiglia Malvica, il capostipite Giuseppe e il nipote di questi, Ferdinando. Vengono qui indagate le origini dello scaltro uomo d’affari che, partito umile da Ficarra, borgo dei Nebrodi in provincia di Messina, si affermò economicamente a Palermo creando, tra ‘700 e ‘800, una solida impresa operante in più campi industriali, ma dominando soprattutto nel settore della manifattura ceramica di lusso. Il declino della fabbrica emerge negli scritti del nipote di Giuseppe, Ferdinando, figura interessante se non unica dell’ Ottocento siciliano le cui idee si ritmarono sullo spartito di un altalenante conflitto personale tra posizioni liberali assolutistiche e borboniche conservatrici, che ne rendono interessante il pensiero e meritevole di approfondimento.
Da Ficarra alla conquista di Palermo: Giuseppe e Ferdinando Malvica
Agostino Zito
2023-01-01
Abstract
Il contributo intende ricostruire la vicenda umana, sociale ed economica di due esponenti della famiglia Malvica, il capostipite Giuseppe e il nipote di questi, Ferdinando. Vengono qui indagate le origini dello scaltro uomo d’affari che, partito umile da Ficarra, borgo dei Nebrodi in provincia di Messina, si affermò economicamente a Palermo creando, tra ‘700 e ‘800, una solida impresa operante in più campi industriali, ma dominando soprattutto nel settore della manifattura ceramica di lusso. Il declino della fabbrica emerge negli scritti del nipote di Giuseppe, Ferdinando, figura interessante se non unica dell’ Ottocento siciliano le cui idee si ritmarono sullo spartito di un altalenante conflitto personale tra posizioni liberali assolutistiche e borboniche conservatrici, che ne rendono interessante il pensiero e meritevole di approfondimento.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Il contributo intende ricostruire la vicenda umana, sociale ed economica di due esponenti della famiglia Malvica, il capostipite Giuseppe e il nipote di questi, Ferdinando. Vengono qui indagate le origini dello scaltro uomo d’affari che, partito umile da Ficarra, borgo dei Nebrodi in provincia di Messina, si affermò economicamente a Palermo creando, tra ‘700 e ‘800, una solida impresa operante in più campi industriali, ma dominando soprattutto nel settore della manifattura ceramica di lusso. Il declino della fabbrica emerge negli scritti del nipote di Giuseppe, Ferdinando, figura interessante se non unica dell’ Ottocento siciliano le cui idee si ritmarono sullo spartito di un altalenante conflitto personale tra posizioni liberali assolutistiche e borboniche conservatrici, che ne rendono interessante il pensiero e meritevole di approfondimento.
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