Conubium e iustae nuptiae

Partendo dalla descrizione del conubium offerta dai Tituli ex corpore Ulpiani (5.2), l'autore sostiene che l'opinione secondo la quale tale istituto, inteso come uxoris iure ducendi facultas, avrebbe perso il suo significato originario in epoca postclassica e giustinianea, in connessione con lo sviluppo delle idee cristiane che influenzarono la legislazione imperiale, dovrebbe essere rivista. Ritiene infatti che l'importanza del conubium sia diminuita già in epoca classica, a partire dal II secolo. d.C. Ciò sarebbe dimostrato da alcuni provvedimenti presi da Adriano, di cui ci informa il giurista Gaio, nonché da altri provvedimenti presi dai Severi e seguiti dalla giurisprudenza dell'epoca. L’uso sinonimo delle due parole: conubium e matrimonium, sarebbe legato anche allo sviluppo della categoria autonoma dello ius naturale, in base alla quale il matrimonio, visto come coniunctio maris atque feminae, avrebbe unito tutti gli esseri umani, senza alcuna distinzione.