Il De processione mundi si rivela un trattato di estremo interesse, tanto rispetto alla rielaborazione gundissaliniana delle dottrine ivi presentate in chiave non più propriamente platonica, quanto – e parallelamente – rispetto alla ricezione delle istanze critiche tipiche della seconda metà del XII secolo, che fungono da sostrato al rapido mutamento di paradigma speculativo nel giro di pochi decenni. Le questioni dottrinali che Gundissalinus si pone, gli esiti filosofici che accoglie dal mondo arabo e quelli che rigetta dalla tradizione latina ci lasciano intravedere la ricerca di nuove risposte a quelle domande cui il sistema platonico-timaico non appariva più in grado di far fronte. Ed è proprio il tentativo gundissaliniano di sviluppare una prospettiva ontologica nuova che prescindesse dalla crisi del platonismo – che egli già percepiva e che costituisce lo sfondo della sua riflessione – a condensare il maggiore interesse storico e filosofico per la sua figura. Comprendere Gundissalinus e la sua opera può così permettere di gettare luce su quel periodo che segna il tramonto del paradigma platonico e il rapido sorgere dell’aristotelismo quale Weltanschauung complessiva del XIII e XIV secolo.

Il De processione mundi di Gundissalinus: prospettive per un’analisi genetico-dottrinale

Nicola Polloni
2013-01-01

Abstract

Il De processione mundi si rivela un trattato di estremo interesse, tanto rispetto alla rielaborazione gundissaliniana delle dottrine ivi presentate in chiave non più propriamente platonica, quanto – e parallelamente – rispetto alla ricezione delle istanze critiche tipiche della seconda metà del XII secolo, che fungono da sostrato al rapido mutamento di paradigma speculativo nel giro di pochi decenni. Le questioni dottrinali che Gundissalinus si pone, gli esiti filosofici che accoglie dal mondo arabo e quelli che rigetta dalla tradizione latina ci lasciano intravedere la ricerca di nuove risposte a quelle domande cui il sistema platonico-timaico non appariva più in grado di far fronte. Ed è proprio il tentativo gundissaliniano di sviluppare una prospettiva ontologica nuova che prescindesse dalla crisi del platonismo – che egli già percepiva e che costituisce lo sfondo della sua riflessione – a condensare il maggiore interesse storico e filosofico per la sua figura. Comprendere Gundissalinus e la sua opera può così permettere di gettare luce su quel periodo che segna il tramonto del paradigma platonico e il rapido sorgere dell’aristotelismo quale Weltanschauung complessiva del XIII e XIV secolo.
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