Oggetto d’esame del contributo sono gli Aeschinis Socratici Dialogi tres (1711), un’edizione dei dialoghi eschinei in cui Jean Le Clerc ascrive al Socratico tre opere spurie di Platone (Sulla Virtù, Erissia e Assioco) ed un dialogo De moribus conjugum. L'articolo si propone di indagare le ragioni di tali attribuzione e gli scopi possibili di una simile operazione letteraria, nonché di collocare opportunamente lo scritto all’interno della produzione di Le Clerc.

Non tantum tritos vulgo omnium manibus Scriptores: alcune osservazioni sugli Aeschinis Socratici Dialogi Tres di Jean Le Clerc

Francesca Pentassuglio
2015-01-01

Abstract

Oggetto d’esame del contributo sono gli Aeschinis Socratici Dialogi tres (1711), un’edizione dei dialoghi eschinei in cui Jean Le Clerc ascrive al Socratico tre opere spurie di Platone (Sulla Virtù, Erissia e Assioco) ed un dialogo De moribus conjugum. L'articolo si propone di indagare le ragioni di tali attribuzione e gli scopi possibili di una simile operazione letteraria, nonché di collocare opportunamente lo scritto all’interno della produzione di Le Clerc.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3292028
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