Il presente contributo descrive il rapporto tra povertà e illetteratismo digitale. Il problema del divario digitale, che riguarda le persone che vivono in condizioni disagiate, in particolare quelle a basso reddito, riguarda fattori critici come l’analfabetismo e l’esclusione digitale. L’incalzante diffusione delle tecnologie sta progressivamente amplificando l’esclusione di alcuni gruppi socialmente svantaggiati, soprattutto in riferimento all’accesso e alla pertinenza d’uso delle tecnologie. I dati mostrano, infatti, come, laddove i tassi di povertà crescono l’alfabetizzazione digitale sia più bassa, poiché le persone più povere hanno minori possibilità di essere coinvolte in processi di alfabetizzazione e di acquisire competenze che permettano loro di interagire con il mondo digitale. Se per quei segmenti della popolazione più a rischio di povertà il digitale, dunque, rappresenta, da un lato, una vera e propria opportunità, dall’altra, finisce per penalizzarle, creando sottogruppi digitalmente svantaggiati. Con l’aumento dell’integrazione digitale nella società, nella struttura produttiva, nel sistema educativo e nella vita quotidiana, si assiste a cambiamenti di enorme portata mai visti in precedenza. Il contributo incentra l’attenzione sulle cause legate alle disuguaglianze digitali e sugli interventi inclusivi che i paesi, i governi e le istituzioni dovrebbero fornire a tutta la popolazione, soprattutto ai gruppi socialmente deboli, per migliorare accessi e usi dei dispositivi digitali.

Contrastare la povertà e l’esclusione digitale per promuovere il benessere conoscitivo: fattori di rischio e di protezione

Nuzzaci Antonella
2024-01-01

Abstract

Il presente contributo descrive il rapporto tra povertà e illetteratismo digitale. Il problema del divario digitale, che riguarda le persone che vivono in condizioni disagiate, in particolare quelle a basso reddito, riguarda fattori critici come l’analfabetismo e l’esclusione digitale. L’incalzante diffusione delle tecnologie sta progressivamente amplificando l’esclusione di alcuni gruppi socialmente svantaggiati, soprattutto in riferimento all’accesso e alla pertinenza d’uso delle tecnologie. I dati mostrano, infatti, come, laddove i tassi di povertà crescono l’alfabetizzazione digitale sia più bassa, poiché le persone più povere hanno minori possibilità di essere coinvolte in processi di alfabetizzazione e di acquisire competenze che permettano loro di interagire con il mondo digitale. Se per quei segmenti della popolazione più a rischio di povertà il digitale, dunque, rappresenta, da un lato, una vera e propria opportunità, dall’altra, finisce per penalizzarle, creando sottogruppi digitalmente svantaggiati. Con l’aumento dell’integrazione digitale nella società, nella struttura produttiva, nel sistema educativo e nella vita quotidiana, si assiste a cambiamenti di enorme portata mai visti in precedenza. Il contributo incentra l’attenzione sulle cause legate alle disuguaglianze digitali e sugli interventi inclusivi che i paesi, i governi e le istituzioni dovrebbero fornire a tutta la popolazione, soprattutto ai gruppi socialmente deboli, per migliorare accessi e usi dei dispositivi digitali.
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