Il saggio prende in esame i primi incontri tra i viaggiatori "ad Tartaros" partiti a metà Duecento e i cristiani orientali stanziati in Estremo Oriente; la loro presenza ha spinto missionari e diplomatici da una parte a delineare metodi e obiettivi più precisi per relazionarsi con l'Impero mongolo e i suoi sovrani, dall'altra a guardare con maggiore interesse all'Asia mongola e non a considerarla unicamente come terra di mostri e mirabilia, ma piuttosto come uno spazio geografico meritevole di attenzioni pastorali e politiche da parte della Chiesa
I cristiani del Vicino Oriente nell'Impero mongolo. Le osservazioni dei primi viaggiaotori "ad Tartaros"
Giovanni Di BellaPrimo
2024-01-01
Abstract
Il saggio prende in esame i primi incontri tra i viaggiatori "ad Tartaros" partiti a metà Duecento e i cristiani orientali stanziati in Estremo Oriente; la loro presenza ha spinto missionari e diplomatici da una parte a delineare metodi e obiettivi più precisi per relazionarsi con l'Impero mongolo e i suoi sovrani, dall'altra a guardare con maggiore interesse all'Asia mongola e non a considerarla unicamente come terra di mostri e mirabilia, ma piuttosto come uno spazio geografico meritevole di attenzioni pastorali e politiche da parte della ChiesaFile in questo prodotto:
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