In Quasimodo il costante sguardo letterario al paesaggio mediterraneo, spesso contrassegnato da tratti edenici, si intreccia sovente con quello delle rovine archeologiche greche e magnogreche in cui il filtro classico agisce mitopoieticamente, proponendo originali riscritture, traduzioni e contestualizzazioni dei miti con un’autentica predilezione per quelli di ambientazione siciliana ispirati particolarmente da Ovidio. Gli itinerari testuali orientati verso l’Antico sono spesso contrassegnati dalla constatazione dello iato esistente tra il passato e la contemporaneità.

Sull’attraversamento quasimodiano dei paesaggi mediterranei e archeologici

Novella Primo
2024-01-01

Abstract

In Quasimodo il costante sguardo letterario al paesaggio mediterraneo, spesso contrassegnato da tratti edenici, si intreccia sovente con quello delle rovine archeologiche greche e magnogreche in cui il filtro classico agisce mitopoieticamente, proponendo originali riscritture, traduzioni e contestualizzazioni dei miti con un’autentica predilezione per quelli di ambientazione siciliana ispirati particolarmente da Ovidio. Gli itinerari testuali orientati verso l’Antico sono spesso contrassegnati dalla constatazione dello iato esistente tra il passato e la contemporaneità.
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