L’articolata rilevanza delle emozioni nel diritto penale si fonda sull’interazione tra diritto e saperi extragiuridici. Le neuroscienze e gli studi psicologici e filosofici collocano, infatti, emozioni e sentimenti – assai eterogenei tra loro per intensità e durata - all’interno della coscienza. Deve poi considerarsi superata la distinzione, di origine aristotelica, tra emozioni “buone” e “cattive”. Le conseguenze, sul piano della colpevolezza, portano al graduale superamento del draconiano limite dell’art. 90 Cp., testimoniato dalla sempre più numerosa presenza di elementi “emotivi” di fattispecie. E tuttavia un diritto privo di emozioni fa paura almeno quanto un diritto che si impregni di umori e passioni, sorvolando sui suoi principi fondanti.
"In me la passione è più forte della ragione". Un'analisi dei rapporti tra emozioni e colpevolezza.
Lucia Risicato
2024-01-01
Abstract
L’articolata rilevanza delle emozioni nel diritto penale si fonda sull’interazione tra diritto e saperi extragiuridici. Le neuroscienze e gli studi psicologici e filosofici collocano, infatti, emozioni e sentimenti – assai eterogenei tra loro per intensità e durata - all’interno della coscienza. Deve poi considerarsi superata la distinzione, di origine aristotelica, tra emozioni “buone” e “cattive”. Le conseguenze, sul piano della colpevolezza, portano al graduale superamento del draconiano limite dell’art. 90 Cp., testimoniato dalla sempre più numerosa presenza di elementi “emotivi” di fattispecie. E tuttavia un diritto privo di emozioni fa paura almeno quanto un diritto che si impregni di umori e passioni, sorvolando sui suoi principi fondanti.Pubblicazioni consigliate
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