In questo articolo offriamo un contributo al recente dibattito sull'intelligenza artificiale e, in particolare, sull'influenza della filosofia del linguaggio di Ludwig Wittgenstein sulla nozione di calcolabilità del precursore dell'IA moderna, Alan Turing. L'obiettivo non è ricostruire storicamente questa relazione, ma dimostrare come l'attuale intelligenza artificiale e, nello specifico, i più recenti chatbot siano una dimostrazione dell'applicabilità della teoria dei giochi linguistici di Wittgenstein. In conclusione, come conseguenza dell'applicazione dei modelli wittgensteiniani all'IA, viene proposto un confronto tra le competenze linguistiche-cognitive umane e l'IA di ChatGPT, dimostrando come la comunicazione e la condivisione delle esperienze umane si basino principalmente sulla capacità di esprimere concetti attraverso il linguaggio e altri mezzi simbolici, capacità comuni sia ai sapiens con articolazione vocale sia alle macchine linguistiche di nuova generazione. [Altro abstract in inglese: In this paper, we offer a contribution on the recent debate related to artificial intelligence and in particular to the influence of Ludwig Wittgenstein’s philosophy of language on the notion of computability of the precursor of today’s AI, Alan Turing. The aim is not to reconstruct this relationship historically, but to demonstrate how current artificial intelligence and specifically the most recent chatbots are the demonstration of the applicability of Wittgenstein’s language-game theory. In conclusion, as a consequence of the application of Wittgenstenian models to AI, a comparison between human linguistic-cognitive skills and ChatGPT’s AI is proposed, demonstrating how communication and sharing of human experiences are mainly based on the ability to express concepts through language and other symbolic means, capabilities of both sapiens with vocal articulation and next-generation language machines.]
Wittgenstein, Turing e l’IA. Un’intervista a ChatGPT
Pennisi, Antonino;Falzone, Alessandra
2024-01-01
Abstract
In questo articolo offriamo un contributo al recente dibattito sull'intelligenza artificiale e, in particolare, sull'influenza della filosofia del linguaggio di Ludwig Wittgenstein sulla nozione di calcolabilità del precursore dell'IA moderna, Alan Turing. L'obiettivo non è ricostruire storicamente questa relazione, ma dimostrare come l'attuale intelligenza artificiale e, nello specifico, i più recenti chatbot siano una dimostrazione dell'applicabilità della teoria dei giochi linguistici di Wittgenstein. In conclusione, come conseguenza dell'applicazione dei modelli wittgensteiniani all'IA, viene proposto un confronto tra le competenze linguistiche-cognitive umane e l'IA di ChatGPT, dimostrando come la comunicazione e la condivisione delle esperienze umane si basino principalmente sulla capacità di esprimere concetti attraverso il linguaggio e altri mezzi simbolici, capacità comuni sia ai sapiens con articolazione vocale sia alle macchine linguistiche di nuova generazione. [Altro abstract in inglese: In this paper, we offer a contribution on the recent debate related to artificial intelligence and in particular to the influence of Ludwig Wittgenstein’s philosophy of language on the notion of computability of the precursor of today’s AI, Alan Turing. The aim is not to reconstruct this relationship historically, but to demonstrate how current artificial intelligence and specifically the most recent chatbots are the demonstration of the applicability of Wittgenstein’s language-game theory. In conclusion, as a consequence of the application of Wittgenstenian models to AI, a comparison between human linguistic-cognitive skills and ChatGPT’s AI is proposed, demonstrating how communication and sharing of human experiences are mainly based on the ability to express concepts through language and other symbolic means, capabilities of both sapiens with vocal articulation and next-generation language machines.]| File | Dimensione | Formato | |
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