Il tema della pace costituisce uno degli elementi forse più caratteristici e distin- tivi del Manicheismo. Esso si coniuga, altresì, con il motivo della non-violenza (in modi e funzioni certo diverse da quelle acquisite dal termine in epoca contempora- nea) nei confronti di qualsiasi elemento del mondo sensibile, e della sopportazione diligente della malattia, della sofferenza e della persecuzione religiosa. Il presente contributo, lungi dall’offrire una trattazione esaustiva della tematica, focalizza la propria attenzione su alcuni testi dall’Egitto tardoantico del iv sec. sino all’Asia Centrale dell’viii-ix sec. passando per la tradizione letteraria manichea traman- dataci dal mondo islamico. Combinate ad alcune recenti acquisizioni della critica queste fonti tratteggiano l’immagine di una fede religiosa che cercò di sublimare il proprio messaggio di pace rendendolo non già un utopico ideale quanto un rimedio per porre fine al dramma cosmico e terreno dell’esistenza. The issue of peace is maybe one of the most peculiar and distinctive elements of Manichaeism. It is also linked with the motif of non-violence (in ways and functions certainly different from those acquired by the term in contemporary times) towards any element of the sensitive world, and the dutiful endurance of illness, suffering and religious persecution. This contribution, far from provide an exhaustive treatment of the topic, however, focuses its attention on some Manichaean texts from fourth-centu- ry Egypt to eighth and ninth-century Central Asia, passing through the Manichaean literary tradition handed down to us from the Islamic world. Combined with some recent critical acquisitions, these sources sketch the picture of a religious faith that sought to sublimate its message of peace making it not just a utopian ideal but a reme- dy to end to the cosmic and earthly drama of existence.
Le parole della pace e della non-violenza nel Manicheismo. Alcune note
Mauro Mormino
2024-01-01
Abstract
Il tema della pace costituisce uno degli elementi forse più caratteristici e distin- tivi del Manicheismo. Esso si coniuga, altresì, con il motivo della non-violenza (in modi e funzioni certo diverse da quelle acquisite dal termine in epoca contempora- nea) nei confronti di qualsiasi elemento del mondo sensibile, e della sopportazione diligente della malattia, della sofferenza e della persecuzione religiosa. Il presente contributo, lungi dall’offrire una trattazione esaustiva della tematica, focalizza la propria attenzione su alcuni testi dall’Egitto tardoantico del iv sec. sino all’Asia Centrale dell’viii-ix sec. passando per la tradizione letteraria manichea traman- dataci dal mondo islamico. Combinate ad alcune recenti acquisizioni della critica queste fonti tratteggiano l’immagine di una fede religiosa che cercò di sublimare il proprio messaggio di pace rendendolo non già un utopico ideale quanto un rimedio per porre fine al dramma cosmico e terreno dell’esistenza. The issue of peace is maybe one of the most peculiar and distinctive elements of Manichaeism. It is also linked with the motif of non-violence (in ways and functions certainly different from those acquired by the term in contemporary times) towards any element of the sensitive world, and the dutiful endurance of illness, suffering and religious persecution. This contribution, far from provide an exhaustive treatment of the topic, however, focuses its attention on some Manichaean texts from fourth-centu- ry Egypt to eighth and ninth-century Central Asia, passing through the Manichaean literary tradition handed down to us from the Islamic world. Combined with some recent critical acquisitions, these sources sketch the picture of a religious faith that sought to sublimate its message of peace making it not just a utopian ideal but a reme- dy to end to the cosmic and earthly drama of existence.Pubblicazioni consigliate
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