Pascoli progettò per molti anni un volume che raccogliesse tutte le sue poesie latine. La raccolta, intitolata Roma o Res Romanae, doveva essere pubblicata per il Cinquantenario dell’Unità d’Italia (1911) e voleva offrire «un’illustrazione poetica dei monumenti romani, tra i quali non ultimi i letterari». Il contributo ripercorre gli ultimi piani di lavoro del poeta fino all’estrema dissoluzione del progetto e si interroga sulle ragioni profonde del fallimento. Viene inoltre pubblicato un inedito abbozzo di lettera latina indirizzata alla commissione del Certamen Hoeufftianum con cui Pascoli difendeva dalle critiche dei giudici il poema Bellum servile. For many years, Pascoli had intended to publish a comprehensive collection of his Latin poems. The planned volume, entitled 'Roma' or 'Res Romanae', was to be released in 1911, marking the fiftieth anniversary of the Unification of Italy, and envisioned as a «poetic illustration of Roman monuments, including those of a literary nature». This article examines the poet’s final plans before the ultimate abandonment of the project and considers the reasons for its dissolution. It also presents an unpublished draft of a Latin letter addressed to the Certamen Hoeufftianum commission, in which Pascoli defended his poem 'Bellum Servile' against the judges’ criticism.

Frammenti di un colloquio su “Bellum servile”- Pascoli, la sua poesia latina e i giudici di Amsterdam

Francesco Galata'
2024-01-01

Abstract

Pascoli progettò per molti anni un volume che raccogliesse tutte le sue poesie latine. La raccolta, intitolata Roma o Res Romanae, doveva essere pubblicata per il Cinquantenario dell’Unità d’Italia (1911) e voleva offrire «un’illustrazione poetica dei monumenti romani, tra i quali non ultimi i letterari». Il contributo ripercorre gli ultimi piani di lavoro del poeta fino all’estrema dissoluzione del progetto e si interroga sulle ragioni profonde del fallimento. Viene inoltre pubblicato un inedito abbozzo di lettera latina indirizzata alla commissione del Certamen Hoeufftianum con cui Pascoli difendeva dalle critiche dei giudici il poema Bellum servile. For many years, Pascoli had intended to publish a comprehensive collection of his Latin poems. The planned volume, entitled 'Roma' or 'Res Romanae', was to be released in 1911, marking the fiftieth anniversary of the Unification of Italy, and envisioned as a «poetic illustration of Roman monuments, including those of a literary nature». This article examines the poet’s final plans before the ultimate abandonment of the project and considers the reasons for its dissolution. It also presents an unpublished draft of a Latin letter addressed to the Certamen Hoeufftianum commission, in which Pascoli defended his poem 'Bellum Servile' against the judges’ criticism.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3317732
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