Questo contributo si concentra sulla teoria husserliana della percezione categoriale e intende evidenziare come essa risponda a tre requisiti: 1) salvaguardare l'unità e la continuità dell'esperienza fenomenologica, superando la divisione tra sensibilità e intelletto; 2) attribuire alla percezione categoriale una posizione sovraordinata rispetto alla sensibilità e all'intelletto, che dischiude una dimensione in cui entrambi risultano integrati; 3) dimostrare che le forme categoriali possiedono una consistenza oggettiva che può essere direttamente riscontrata nelle cose percepite. Secondo Husserl, le intuizioni categoriali derivano direttamente dalle percezioni sensibili, senza necessità di processi di astrazione o concettualizzazione di ordine intellettuale. Pur non essendo oggetti reali in sé, le forme categoriali godono di un'identità ideale e sono immediatamente riferite a cose reali e stati di cose. L'approccio husserliano si oppone a quello empirista e alla riduzione kantiana delle categorie a funzioni soggettive, proponendo alternativamente di mostrare come le forme categoriali emergano dall'esperienza stessa e la permeino nella sua totalità, a partire dai suoi livelli basilari. [Altro abstract in inglese: This contribution focuses on Husserl’s theory of categorial perception and intends to highlight how it responds to three requirements : 1) to safeguard the unity and continuity of phenomenological experience, overcoming the division between sensibility and intellect ; 2) to attribute to categorial perception a superordinate position with respect to sensibility and intellect in which both are integrated ; 3) to demonstrate that categorial forms possess an objective consistency that can be directly found in perceived things. According to Husserl, categorial intuitions come by direct derivation from sensible perceptions, without any need for processes of abstraction or conceptualization of intellectual order. Although not themselves real objects, categorial forms enjoy an ideal identity and are immediately referred to real things and states of affairs. The Husserlian approach opposes empiricism and Kant’s reduction of categories to subjective functions, alternatively proposing to show how categorial forms emerge from experience itself and permeate it in its totality from its lower layers.]

La teoria husserliana della percezione categoriale e la fondazione obiettiva dell’idealità del significato nell’esperienza intuitiva

Fugali, Edoardo
2024-01-01

Abstract

Questo contributo si concentra sulla teoria husserliana della percezione categoriale e intende evidenziare come essa risponda a tre requisiti: 1) salvaguardare l'unità e la continuità dell'esperienza fenomenologica, superando la divisione tra sensibilità e intelletto; 2) attribuire alla percezione categoriale una posizione sovraordinata rispetto alla sensibilità e all'intelletto, che dischiude una dimensione in cui entrambi risultano integrati; 3) dimostrare che le forme categoriali possiedono una consistenza oggettiva che può essere direttamente riscontrata nelle cose percepite. Secondo Husserl, le intuizioni categoriali derivano direttamente dalle percezioni sensibili, senza necessità di processi di astrazione o concettualizzazione di ordine intellettuale. Pur non essendo oggetti reali in sé, le forme categoriali godono di un'identità ideale e sono immediatamente riferite a cose reali e stati di cose. L'approccio husserliano si oppone a quello empirista e alla riduzione kantiana delle categorie a funzioni soggettive, proponendo alternativamente di mostrare come le forme categoriali emergano dall'esperienza stessa e la permeino nella sua totalità, a partire dai suoi livelli basilari. [Altro abstract in inglese: This contribution focuses on Husserl’s theory of categorial perception and intends to highlight how it responds to three requirements : 1) to safeguard the unity and continuity of phenomenological experience, overcoming the division between sensibility and intellect ; 2) to attribute to categorial perception a superordinate position with respect to sensibility and intellect in which both are integrated ; 3) to demonstrate that categorial forms possess an objective consistency that can be directly found in perceived things. According to Husserl, categorial intuitions come by direct derivation from sensible perceptions, without any need for processes of abstraction or conceptualization of intellectual order. Although not themselves real objects, categorial forms enjoy an ideal identity and are immediately referred to real things and states of affairs. The Husserlian approach opposes empiricism and Kant’s reduction of categories to subjective functions, alternatively proposing to show how categorial forms emerge from experience itself and permeate it in its totality from its lower layers.]
2024
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