Il presente articolo analizza la figura del lupo mannaro, la sua ampia fenomenologia in antropologia e letteratura e la sua presenza in alcune opere scelte di tre autori siciliani, Luigi Pirandello (Male di luna), Stefano D’Arrigo (Il licantropo) e Vincenzo Consolo (Nottetempo, casa per casa). In queste opere, una chiara ripresa di elementi tratti dalla tradizione popolare dell’isola si accompagna a una profonda riflessione sulla malinconia e a una decisa rilettura del mannaro, più che come feroce persecutore, come vittima innocente degli uomini e della Storia.

Il malinconico ed il mannaro: tangenze ed emersioni nella letteratura siciliana del Novecento

Paolo Pizzimento
2025-01-01

Abstract

Il presente articolo analizza la figura del lupo mannaro, la sua ampia fenomenologia in antropologia e letteratura e la sua presenza in alcune opere scelte di tre autori siciliani, Luigi Pirandello (Male di luna), Stefano D’Arrigo (Il licantropo) e Vincenzo Consolo (Nottetempo, casa per casa). In queste opere, una chiara ripresa di elementi tratti dalla tradizione popolare dell’isola si accompagna a una profonda riflessione sulla malinconia e a una decisa rilettura del mannaro, più che come feroce persecutore, come vittima innocente degli uomini e della Storia.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11570/3325494
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