La sentenza con cui il Consiglio di Stato chiude la questione dell'inclusione dell'"ayahuasca" nel catalogo delle sostanze stupefacenti o psicotrope introduce nell'ambito del diritto penale alcuni comportamenti tipici di una confessione religiosa fino ad allora del tutto leciti e offre l'occasione per riflettere su un tema cruciale che postula la ricerca di un complesso equilibrio tra esercizio delle libertà fondamentali, tutela della salute, esigenze di ordine pubblico e società multiculturale.

Libertà di religione e uso di stupefacenti: l’assunzione rituale di "ayahuasca" e la rilevanza penale delle pratiche del "Santo Daime" (osservazioni a partire da Consiglio di Stato, Sez. III, 9 novembre 2023, 20 novembre 2023, n. 9897)

teresa travaglia cicirello
2024-01-01

Abstract

La sentenza con cui il Consiglio di Stato chiude la questione dell'inclusione dell'"ayahuasca" nel catalogo delle sostanze stupefacenti o psicotrope introduce nell'ambito del diritto penale alcuni comportamenti tipici di una confessione religiosa fino ad allora del tutto leciti e offre l'occasione per riflettere su un tema cruciale che postula la ricerca di un complesso equilibrio tra esercizio delle libertà fondamentali, tutela della salute, esigenze di ordine pubblico e società multiculturale.
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