Prendendo le mosse da un racconto autobiografico, il contributo prosegue con la restituzione degli incontri e delle esperienze etnografiche che hanno segnato il corso di una ricerca, durata oltre dieci anni, nel campo delle migrazioni verso l’Italia. Nel tentativo di imprimere alla narrazione un movimento circolare pari a quello disegnato dalle traiettorie geografiche e biografiche intraprese dalle persone migranti, l’articolo si serve di una specifica interpretazione della nozione di stratificazione migratoria. Discostandosi dalle letture più tradizionali, guidate, in primis, dalla volontà di documentare l’articolazione delle discriminazioni e delle disuguaglianze lungo gli assi della nazionalità, del background migratorio e del genere, in questa circostanza la nozione di stratificazione rincorre l’obiettivo di mostrare come continuità, circolarità e ripetizioni agiscano nella differenza. A tal proposito, il compito di descrivere la produzione e la ri-produzione delle stratificazioni è affidato al nesso politiche migratorie e politiche del lavoro. Nelle pieghe di questo nesso, le distinzioni generalmente impiegate per classificare le esperienze di mobilità internazionali perdono vigore e si ritraggono per far luce sui “paradossi” della migrazione e della mobilità. Paradossi che mostrano quanto siano permeabili e indistinguibili i confini del prima, durante e dopo l’accoglienza.

Le stratificazioni migratorie alla luce del nesso tra politiche migratorie e politiche del lavoro in Italia

Giuliana Sano
2025-01-01

Abstract

Prendendo le mosse da un racconto autobiografico, il contributo prosegue con la restituzione degli incontri e delle esperienze etnografiche che hanno segnato il corso di una ricerca, durata oltre dieci anni, nel campo delle migrazioni verso l’Italia. Nel tentativo di imprimere alla narrazione un movimento circolare pari a quello disegnato dalle traiettorie geografiche e biografiche intraprese dalle persone migranti, l’articolo si serve di una specifica interpretazione della nozione di stratificazione migratoria. Discostandosi dalle letture più tradizionali, guidate, in primis, dalla volontà di documentare l’articolazione delle discriminazioni e delle disuguaglianze lungo gli assi della nazionalità, del background migratorio e del genere, in questa circostanza la nozione di stratificazione rincorre l’obiettivo di mostrare come continuità, circolarità e ripetizioni agiscano nella differenza. A tal proposito, il compito di descrivere la produzione e la ri-produzione delle stratificazioni è affidato al nesso politiche migratorie e politiche del lavoro. Nelle pieghe di questo nesso, le distinzioni generalmente impiegate per classificare le esperienze di mobilità internazionali perdono vigore e si ritraggono per far luce sui “paradossi” della migrazione e della mobilità. Paradossi che mostrano quanto siano permeabili e indistinguibili i confini del prima, durante e dopo l’accoglienza.
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