L’articolo indaga le trasformazioni che l’Intelligenza Artificiale (AI) sta producendo nell’immaginario erotico, nelle relazioni affettive e nei processi di costruzione del desiderio e della sessualità. Attraverso una prospettiva filosofica e pedagogica, si mettono in luce i rischi legati all’uso acritico di tecnologie come chatbot erotici, pornografia sintetica e sex robot, che tendono a riprodurre e amplificare disuguaglianze di genere, mercificazione del corpo – in particolare quello femminile – e idealizzazioni irrealistiche o iper-realistiche della sessualità. L’analisi evidenzia come le disuguaglianze e i pregiudizi di genere, integrati nei processi di progettazione tecnologica, plasmino l’immaginario erotico e incidano sulla costruzione identitaria e relazionale, in modo particolarmente significativo nelle fasi evolutive e nei percorsi affettivi dei più giovani. Viene sottolineata, infine, la necessità di un’educazione al desiderio e alla presenza, capace di promuovere consapevolezza critica e rispetto dell’alterità, per preservare la complessità dell’incontro umano nell’era delle intelligenze artificiali. [The article critically investigates the transformations that Artificial Intelligence (AI) is generating within the erotic imagination, affective relationships, and the processes through which desire and sexuality are constructed. Adopting a philosophical and educational perspective, the study highlights the risks associated with the uncritical use of technologies such as erotic chatbots, synthetic pornography, and sex robots, which tend to reproduce and exacerbate gender inequalities, the commodification of the body—particularly the female body—and both unrealistic and hyper-realistic idealizations of sexuality. The analysis underscores how gender biases, embedded within technological design processes, shape the erotic imaginary and significantly influence the construction of identity and relationships, especially during the formative stages of life and within the affective development of younger generations. Finally, the article emphasizes the urgent need for an education to desire and presence, capable of fostering critical awareness and respect for otherness, in order to safeguard the complexity of human encounter in the era of artificial intelligences.]

Desiderio, sessualità e Intelligenza Artificiale. Implicazioni pedagogiche, etiche e culturali della digitalizzazione dell’eros

Rosa Romano
2025-01-01

Abstract

L’articolo indaga le trasformazioni che l’Intelligenza Artificiale (AI) sta producendo nell’immaginario erotico, nelle relazioni affettive e nei processi di costruzione del desiderio e della sessualità. Attraverso una prospettiva filosofica e pedagogica, si mettono in luce i rischi legati all’uso acritico di tecnologie come chatbot erotici, pornografia sintetica e sex robot, che tendono a riprodurre e amplificare disuguaglianze di genere, mercificazione del corpo – in particolare quello femminile – e idealizzazioni irrealistiche o iper-realistiche della sessualità. L’analisi evidenzia come le disuguaglianze e i pregiudizi di genere, integrati nei processi di progettazione tecnologica, plasmino l’immaginario erotico e incidano sulla costruzione identitaria e relazionale, in modo particolarmente significativo nelle fasi evolutive e nei percorsi affettivi dei più giovani. Viene sottolineata, infine, la necessità di un’educazione al desiderio e alla presenza, capace di promuovere consapevolezza critica e rispetto dell’alterità, per preservare la complessità dell’incontro umano nell’era delle intelligenze artificiali. [The article critically investigates the transformations that Artificial Intelligence (AI) is generating within the erotic imagination, affective relationships, and the processes through which desire and sexuality are constructed. Adopting a philosophical and educational perspective, the study highlights the risks associated with the uncritical use of technologies such as erotic chatbots, synthetic pornography, and sex robots, which tend to reproduce and exacerbate gender inequalities, the commodification of the body—particularly the female body—and both unrealistic and hyper-realistic idealizations of sexuality. The analysis underscores how gender biases, embedded within technological design processes, shape the erotic imaginary and significantly influence the construction of identity and relationships, especially during the formative stages of life and within the affective development of younger generations. Finally, the article emphasizes the urgent need for an education to desire and presence, capable of fostering critical awareness and respect for otherness, in order to safeguard the complexity of human encounter in the era of artificial intelligences.]
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