Il presente studio si propone di indagare il rapporto tra l’accertamento penale e la presunzione di innocenza nell’ordinamento giuridico italiano, con particolare attenzione agli effetti prodotti dalla prescrizione penale. Istituto posto al crocevia tra il diritto sostanziale e processuale, la prescrizione è stata oggetto di numerosi interventi riformatori, l’ultimo dei quali ha introdotto, nel 2022, l’art. 344-bisC.p.p. Tale disposizione prevede l’improseguibilità dell’azione penale al superamento di specifici termini nei giudizi di impugnazione. Questo meccanismo, che affianca alla prescrizione sostanziale una forma di improcedibilità processuale, impone una riflessione approfondita circa le sue ricadute sul diritto dell’imputato a essere considerato non colpevole fino alla pronuncia di una condanna definitiva. In particolare, si tratta di comprendere se e in che misura la sostituzione della prescrizione sostanziale con un istituto di natura strettamente processuale, giustificata dall’obiettivo di garantire la ragionevole durata del processo, possa incidere sulle garanzie fondamentali dell’imputato
Presunzione di innocenza, accertamento penale e dimensione temporale: dalla prescrizione del reato all’improcedibilità processuale
Antonella Falcone
2025-01-01
Abstract
Il presente studio si propone di indagare il rapporto tra l’accertamento penale e la presunzione di innocenza nell’ordinamento giuridico italiano, con particolare attenzione agli effetti prodotti dalla prescrizione penale. Istituto posto al crocevia tra il diritto sostanziale e processuale, la prescrizione è stata oggetto di numerosi interventi riformatori, l’ultimo dei quali ha introdotto, nel 2022, l’art. 344-bisC.p.p. Tale disposizione prevede l’improseguibilità dell’azione penale al superamento di specifici termini nei giudizi di impugnazione. Questo meccanismo, che affianca alla prescrizione sostanziale una forma di improcedibilità processuale, impone una riflessione approfondita circa le sue ricadute sul diritto dell’imputato a essere considerato non colpevole fino alla pronuncia di una condanna definitiva. In particolare, si tratta di comprendere se e in che misura la sostituzione della prescrizione sostanziale con un istituto di natura strettamente processuale, giustificata dall’obiettivo di garantire la ragionevole durata del processo, possa incidere sulle garanzie fondamentali dell’imputatoPubblicazioni consigliate
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